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Cronaca

È allarme per la cimice asiatica: gravi danni alle coltivazioni

La Regione spiega come arginare il fenomeno

Sale l'allerta per la cimice asiatica. Come ogni autunno, la presenza delle cimici nelle case, infastidisce e provoca disagi ai torinesi. Con l'abbassarsi delle temperature le cimici vanno alla ricerca di ambienti asciutti, riscaldati e protetti: non sono pericolosi per le persone ma provocano fastidio ed emanano cattivo odore.

Danni a ortaggi e frutta 

E accanto alla già conosciuta cimice verde (Nezara viridula), autoctona, è ormai diffusa da noi l’Halyomorpha halys (cimice asiatica) riconoscibile poiché di colore marroncino che, sebbene non danneggi le persone, provoca guai seri in campo orticolo, frutticolo e cerealicolo. Punture di questi insetti su frutta e verdura ne causano infatti l'ingiallimento fino alla necrosi. Particolarmente colpita da questo problema è la nocciola piemontese, eccellenza agroalimentare della nostra regione. 

Il servizio Verde pubblico gestione della Città di Torino non effettua negli spazi pubblici interventi di disinfestazione, a causa del ristretto numero di sostanze insetticide utilizzabili in ambito urbano e per la velocità con la quale questi insetti si spostano, sfuggendo agli insetticidi e rioccupando i luoghi già disinfestati ad effetto terminato.

Cosa fare per arginare il problema 

Ma esistono modalità che la cittadinanza può seguire per fare in modo che la proliferazione, soprattutto della specie asiatica, sia arginata. A dare le indicazioni il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte. Considerato che particolarmente dannoso, oltre che per le colture agrarie, anche per orti e frutteti famigliari, è utile eliminare gli adulti che cercano riparo negli edifici. Ogni femmina che sopravvive all'inverno nell'anno successivo può deporre qualche centinaio di uova, da cui si svilupperanno gli stadi della nuova generazione.

 A scopo preventivo si devono utilizzare zanzariere o sigillare eventuali fessure che permettono alle cimici l'accesso ad abitazioni, sottotetti, magazzini, sottoscala e simili. Cimici e altri “intrusi” possono essere eliminati dai loro ricoveri (cassonetti, parte posteriore di mobili o divani) con attrezzi aspirapolvere. Nel caso si trovassero in edifici non adibiti ad abitazione come magazzini, garage è possibile utilizzare gli insetticidi autorizzati per uso domestico.

Per prevenire l'invasione delle abitazioni si possono allestire dei ricoveri artificiali da posizionare all'esterno degli edifici, ad es. su biforcazioni degli alberi da frutto, utilizzando scatole di cartone con stracci oppure coperte, sacchi di juta o cartone ondulato, arrotolati e avvolti in un telo di plastica per protezione dalla pioggia ma lasciando libere le estremità.

In pieno inverno si deve poi procedere a distruggere le cimici riparate all'interno di questi rifugi. In attesa che nuove tecniche di lotta, possibilmente a ridotto impatto ambientale, siano messe a punto nei prossimi anni, ogni contributo per ridurre la presenza delle cimici svernanti può, anche se modesto ma attuato da molti, contribuire al contenimento di questo insetto particolarmente nocivo. 

Indicazioni utili per i cittadini si trovano nella scheda elaborata dal Servizio Fitosanitario della Regione Piemonte e dalla Fondazione Agrion.

Una scheda completa sul fenomeno anche nel sito della Città di Torino.

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