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Cronaca

Casi di salmonellosi in Regno Unito e Irlanda: chiuso lo stabilimento Ferrero in Belgio

Ritirati alcuni prodotti dal mercato. In Italia il problema riguarda esclusivamente i Kinder Schoko Bons

Nella giornata di oggi, venerdì 8 aprile 2022, la Ferrero ha disposto, a scopo precauzionale e in accordo con le autorità sanitarie locali, la sospensione dell'attività dello stabilimento di Arlon, in Belgio, in cui erano stati prodotti ovetti Kinder e Kinder Schoko-Bons che avrebbero provocato 105 casi di salmonellosi, non mortali, nel Regno Unito e in Irlanda. Alcuni lotti di prodotti erano stati ritirati nei giorni scorsi in vari Stati, tra cui anche l'Italia (ma qui il problema non ha riguardato gli ovetti Kinder, che sono prodotti in altri stabilimenti del gruppo). "Ferrero intende rassicurare di non aver ricevuto negli ultimi sei mesi in Italia contatti di consumatori o reclami per indisposizione a seguito di consumo di prodotti Kinder", ha precisato l'azienda in una nota. I prodotti ritirati hanno una scadenza compresa tra il 28 maggio e il 19 agosto 2022.

Ieri, i responsabili di Ferrero Benelux, la filiale della multinazionale italiana che opera in Belgio, Olanda e Lussemburgo, ma esporta anche in altri Stati europei, Italia comprese, hanno reso noto in un comunicato l’esistenza di un nesso causale tra i 105 casi di avvelenamento segnalati nelle scorse settimane e uno specifico prodotto dell'azienda, smentendo le prime dichiarazioni che negavano connessioni. "C'è una corrispondenza genotipica tra i casi di salmonella e la nostra fabbrica di Arlon, in Belgio". Il 15 dicembre, dice Laurence Evrard, portavoce di Ferrero Benelux, "abbiamo rilevato la presenza di salmonella in un filtro all'uscita di due serbatoi di materie prime". "Abbiamo dato l'allarme internamente e fermato immediatamente la nostra linea di produzione" e "abbiamo rimosso il filtro e bloccato tutta la nostra produzione dei cinque giorni precedenti, anche se non avevamo rilevato la salmonella durante i nostri controlli quotidiani fino al 15 dicembre".

L'Agenzia federale per la sicurezza della filiera alimentare non avrà i risultati delle sue analisi nella fabbrica di Arlon fino alla prossima settimana. E avrà bisogno di ancora più tempo per trarre le conclusioni delle sue indagini, che riguardano il processo di autocontrollo dell'azienda, la sua igiene e la tracciabilità dei suoi prodotti. "Stiamo anche studiando da cima a fondo il modo in cui Ferrero gestisce i suoi incidenti - aggiunge Jean-Sébastien Walhin, portavoce dell'Afsca -. Se dovessimo rilevare dei difetti, non esiteremmo a prendere delle misure sanzionatorie. Si tratta di proteggere efficacemente i consumatori, in questo caso i bambini".

Ferrero: "Nessun prodotto analizzato è risultato contaminato"

L'azienda di Alba ha rassicurato i consumatori attraverso una seconda nota: "Nessun prodotto analizzato sui mercati coinvolti dal richiamo è risultato contaminato da salmonella. L'azienda sta lavorando con i propri clienti al fine di garantire che questi prodotti non siano più disponibili sul mercato. L'azienda invita chiunque abbia acquistato e non ancora consumato il prodotto Kinder Schoko-Bons, nelle date di consumo preferenziale suddette, a non consumarlo, a conservarlo e quindi a contattare il servizio clienti al numero verde 800 90 96 90. Questa decisione volontaria e precauzionale è in linea - sottolinea Ferrero - con i valori che da sempre guidano il Gruppo Ferrero, quali la massima priorità alla tutela del consumatore, alla qualità e alla sicurezza alimentare dei propri prodotti".

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