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Cronaca Crocetta / Corso Vittorio Emanuele II

Caffè Platti chiude i battenti, da oggi addio a brioches e cappuccino

La speranza è quella di riaprire nei prossimi mesi, in modo da poter sfruttare positivamente gli eventi che approderanno in Città. Al momento le serrande restano chiuse

Serrande abbassate per la storica caffetteria Caffè Platti, in corso Vittorio Emanuele II. Da oggi, infatti, chi attendeva di consumare brioches e cappuccino presso il leggendario locale, è rimasto deluso.

Un grigio epilogo, quello del Caffè Platti, nell'aria già da diverso tempo: anche gli stessi dipendenti, non remunerati da mesi, erano corsi ai ripari presentando un'istanza collettiva di fallimento, sperando che il locale potesse riaprire garantendo maggiori sicurezze.

La società, amministrata da agosto 2014 dall'avvocato leccese Alfredo Cardigliano, è, infatti, ufficialmente fallita. Il verdetto è arrivato dal giudice Ernesto Astuni: così, da oggi, le saracinesche sono ufficialmente abbassate.

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E ora? I pretendenti ci sarebbero e l'auspicio è quello di poter riaprire lo storico locale nei prossimi mesi, che vedranno Torino protagonista di innumerevoli eventi, come l'arrivo di Papa Francesco e l'ostensione della Sindone. Eventi questi che potrebbero fruttare non poco e rimpolpare le casse della caffetteria.

L'epilogo della storica caffetteria segue la repentina chiusura di un elegante locale chiamato Platti e aperto dal torinese Amato Ramondetti - in cella dopo la fuga a Santo Domingo - a Zagabria, lo scorso aprile 2014.

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