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Cronaca

Chiuse le indagini Stamina, intanto Vannoni si candida alle Europee

Si chiudono definitivamente le indagini sul caso stamina. Venti le persone indagate, tra cui Davide Vannoni, accusato principalmente di associazione a delinquere. Intanto lui si candia alle Europee

La procura di Torino chiude definitivamente le indagini sul caso Stamina, riaperte negli ultimi mesi per ulteriori controlli.

Tra i venti indagati rimane Davide Vannoni, padre della terapia contestata che, nonostante ci avesse detto il contrario, ha deciso di candidarsi alle elezioni europee con il movimento "Io Cambio-Maie". Insieme a Davide Vannoni, nel fascicolo degli indagati, vi sono anche il vice Marino Andolina, neurologi, biologi, medici degli Spedali di Brescia che hanno avviato la terapia con le cellule staminali ed un membro dell'Aifa.

I capi d'accusa sarebbero una decina, tra cui l'associazione a delinquere, la truffa e la somministrazione di farmaci pericolosi. L'indagato per eccelenza resta, dunque, Davide Vannoni a cui, secondo l'inchiesta condotta dal pm Raffaele Guariniello, sarebbe contestato in particolare il reato di associazione a delinquere.

Secondo quanto sostenuto dagli inquirenti, infatti, dietro la onlus di Vannoni stava una vera e propria organizzazione che aveva l'obiettivo, attraverso la somministrazione di cure, bocciate dalla comunita' scientifica, di lucrare sulla speranza di malati gravissimi e delle loro famiglie. A questi veniva, infatti, richiesto di contribuire con dei fondi, anche decine di migliaia di euro, che dovevano tuttavia figurare come donazione.

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