A Torino San Donato la palestra chiude improvvisamente, i clienti rimasti a piedi chiedono il rimborso

Dall'11 febbraio 2022 la palestra New Evolution di via Nole 49/C, all'interno del complesso Piero della Francesca di Torino, ha chiuso improvvisamente i battenti. Alcuni clienti dei circa 80 che avevano pagato l'abbonamento hanno sporto denuncia presso la caserma dei carabinieri Pozzo Strada di corso Brunelleschi. Secondo il loro racconto l'attività avrebbe continuato a fare abbonamenti, anche tramite il circuito Groupon, fino alla settimana prima della chiusura. Fuori dall'attività c'è anche un biglietto affisso che dice che entro il 16 febbraio sarebbero state comunicate le sedi di ripresa dell'attività "ferme restando le condizioni dell'abbonamento".

La vicenda è stata segnalata anche alla rivista Altroconsumo. "In pratica - scrive un utente - la gestione ha deciso di sospendere 'temporaneamente' ogni attività e a tutti gli abbonati è stata data comunicazione che la palestra intendeva effettuare l'accredito degli abbonamenti rimanenti presso altra ubicazione senza però un ampio preavviso e neppure senza un consenso esplicito. Telefonando però alla sede dove mi è stato detto (via Whatsapp) che ci sarà il trasferimento ho scoperto che tale sede non ha mai preso accordi con la sopra citata palestra e loro richiedono un'ulteriore iscrizione minima di tre mesi (euro 270) più la quota annuale".

La replica dei gestori della palestra

"Non siamo persone che truffano, siamo lavoratori onesti, non siamo affatto spariti - dicono i gestori della palestra -. Abbiamo più di 50 anni e siamo professionisti seri. La New Evolution è un marchio commerciale non depositato con cui la clientela ci ha conosciuto o ci conosce ancora oggi. Il motivo per cui la palestra ha chiuso è che siamo stati obbligati a chiudere i locali non perché siamo scappati da Torino, ma perché abbiamo dovuto lasciare i locali che non sono di nostra proprietà. La palestra con la nostra gestione nasce due anni fa e dopo due mesi e mezzo abbiamo chiuso causa covid. Su 18 mesi di attività ne abbiamo avuti 10 di chiusura. Quando abbiamo riaperto l'attività, a maggio 2021, il governo ci autorizzava a non emettere i voucher ai nostri clienti se avevamo erogato servizi online (le cosiddette videolezioni): noi pagavamo i nostri istruttori e di fatto un servizio lo avevamo dato, compatibilmente con la situazione. Nonostante non ne avessero diritto, abbiamo erogato i voucher a tutti i clienti, sono tutti numerati. Quello che posso dire è che molti nostri clienti si stanno allenando in strutture indicate da noi, che non abbiamo chiuso. Abbiamo sentito persone che hanno attività uguali alle nostre chiedendo di ospitare la nostra clientela e di mantenere il credito che avevano nei nostri confronti. È chiaro che la maggior parte dei clienti è soddisfatta, poi è altrettanto chiaro che nella massa qualcuno di insoddisfatto c'è e purtroppo la situazione perfetta non esiste".