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Cronaca Chiomonte

Chiomonte, ripartono i lavori tra lacrimogeni e pietre. No Tav sale su una ruspa

I manifestanti No Tav si fanno sentire alla riapertura dei cantieri a Chiomonte. Lacrimogeni dalle forze dell'ordine e pietre in risposta dagli attivisti. Bloccata una ragazza che tentava di salire su una ruspa

Dopo l'allargamento del cantiere e lo spostamento del gazebo dei No Tav in Valle Clarea, ripartono i lavori a Chiomonte e anche la tensione tra manifestanti No-Tav e forze dell'ordine prosegue a suon di lacrimogeni e pietre. Un gruppo di attivisti, nella zona della Maddalena dove ha ripreso a lavorare il cantiere,ha prima fatto molto rumore battendo con oggetti metallici e, poi - si è saputo dalla Questura di Torino - ha tentato di tagliare la rete di recinzione dell'area per entrare nella zona del cantiere. Per bloccare la loro azione - ha riferito la Questura di Torino - le forze dell'ordine hanno lanciato alcuni lacrimogeni ai quali i manifestanti hanno risposto con un fitto lancio di pietre.

Subito dopo una ragazza è stata bloccata dalle forze dell'ordine mentre tentava di salire su una ruspa, come già accaduto nei giorni scorsi.  Lo riferiscono fonti dei manifestanti No Tav. L'episodio è confermato dalla Questura di Torino che precisa che la ragazza é in corso di identificazione. Intanto il corteo di aderenti al movimento, partito dal campo sportivo di Giaglione - riferiscono fonti dello stesso movimento - è giunto alla baita della Clarea, dove è in corso un'assemblea. I lavori di ampliamento dell'area del cantiere - ha precisato la Questura di Torino - riguardano la parte più bassa del cantiere; fonti del movimento No Tav parlano di lavori di ampliamento della "recinzione in prossimità delle vasche appena sotto l'area archeologica, sotto e oltre il viadotto lato Clarea".
(ANSA)

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