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Cronaca

Accusa di estorsione ad Appendino e Castelli, mano pesante della procura: chiesti nove anni per Pasquaretta

Ma anche per le due politiche chiesta di valutare l'imputazione per falsa testimonianza

Al termine della sua requisitoria tenutasi nella mattinata di oggi, martedì 30 maggio 2023, il pm Gianfranco Colace della procura di Torino ha chiesto una condanna a nove anni di carcere per Luca Pasquaretta, ex portavoce dell'ex sindaca Chiara Appendino, accusato di estorsione nei confronti di quest'ultima e dell'ex ministra Laura Castelli. È accusato anche di peculato e di traffico di influenze illecite. Nella stessa requisitoria sono stati chiesti quattro anni di carcere anche per Giuseppe Ferrari, ex direttore generale del Comune, e per Mario Montalcini, ex vicepresidente del Salone del Libro, accusati di concorso nel peculato.

Infine, Colace ha chiesto ai giudici del tribunale di valutare anche le posizioni delle stesse Appendino (la cui posizione era stata già archiviata in questo procedimento) e Castelli per il reato di falsa testimonianza, in quanto avrebbero omesso di riferire ai magistrati le minacce che sarebbero state rivolte loro da Pasquaretta, che tra l'altro si è sempre dichiarato estraneo a ognuna delle accuse che gli sono state mosse (compresa quella di una consulenza fittizia di 5mila euro datagli dal Salone del Libro), sostenendo che avrebbe dato battaglia fino all'assoluzione definitiva.

"Restiamo attoniti di fronte alla ricostruzione della procura del tutto sganciata dalle prove assunte a dibattimento - dichiarano, in una nota, gli avvocati Claudio Strata e Stefano Caniglia, difensori di Pasquaretta -. Ed ancor più attoniti di fronte alle accuse mosse a Chiara Appendino e Laura Castelli le cui dichiarazioni ovviamente rendono impossibile la condanna di Luca Pasquaretta. La procura aveva creduto a Chiara Appendino e aveva chiesto l’archiviazione del procedimento a suo carico: il presupposto era chiaro, aveva detto la verità, sia quando aveva detto che non sapeva della consulenza, sia quando aveva detto che non si era mai sentita minacciata da Luca Pasquaretta. Ora la procura si accorge che però la tesi non tiene, ma anziché chiedere l’assoluzione come già aveva fatto procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo per il processo cd di Parco Dora, chiede la condanna e gli atti per falsa testimonianza. Siamo davvero molto sorpresi".

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