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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Rimborsopoli, chiesta l'assoluzione degli ex consiglieri per mancanza di dolo

Gli ex consiglieri regionali imputati per il reato di peculato avrebbero agito senza sapere che la loro condotta era illegittima. I pm chiedono l'assoluzione

"E' stata chiesta l'assoluzione degli imputati per mancanza dell'elemento soggettivo". Sono queste le parole di Giuseppe Fiore, avvocato dell'ex consigliere del Pdl Francesco Comba, in uscita dall'aula del Tribunale di Torino, dove si è tenuta l'udienza preliminare in ordine al processo Rimborsopoli.

Stamane i pm Giancarlo Avenati Bassi ed Enrica Gabetta hanno infatti chiesto l'assoluzione dei nove ex consiglieri imputati di peculato poichè, per questi - secondo le motivazioni espresse dagli stessi pm - non ci fu la volontà di appropriarsi indebitamente del denaro pubblico. La mancanza del dolo, secondo la Procura, farebbe quindi cadere l'ipotesi di reato.

Coinvolti nella richiesta di annullamento Aldo Reschigna, Davide Gariglio - attualmente in Giunta regionale - il senatore democratico Stefano Lepri, la consigliera regionale  Angela Motta, anche lei del Pd, l’assessora vendoliana Monica Cerutti, l’ex numero uno della Federazione della Sinistra Eleonora Artesio, e i tre del centrodestra Gian Luca Vignale (Forza Italia), Fabrizio Comba (FdI) e Giampiero Leo (Ncd).

Nelle loro condotte, infatti, non si ravviserebbe la consapevolezza di aver richiesto illecitamente i rimborsi contestati. Qualora il gup Daniela Rispoli accogliesse le richieste dei pm, i nove ex consiglieri uscirebbero definitivamente dal processo, salvando l'attuale legislatura Chiamparino da possibili ripercussioni giudiziarie.

Sul punto lo stesso governatore del Piemonte non ha voluto esprimersi, attendendo la sentenza del gup Daniela Rispoli, prevista per giovedì.

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