Incidente alla centrale nucleare vicina all’Italia, dopo 24 ore revocato lo stato di emergenza
“Non è stato registrato alcun rilascio di radioattività all'esterno” scrive l'Autorità di Sicurezza Nucleare francese
Incidente, giovedì 29 giugno, alla centrale di Bugey, nel comune di Saint-Vulbas, a poco più di 150 km dal confine italiano. Solo dieci giorni fa nella stessa centrale, una delle più vecchie di Francia, era stato registrato un altro incidente.
Questa volta è accaduto alle 10.45 di ieri mattina quando il malfunzionamento di una valvola, rimasta bloccata sulla posizione di chiusura, ha comportato una sovrappressione del sistema di rimozione del calore dal reattore (RHR) che ha determinato uno sfiato di una valvola di sicurezza del circuito stesso.
“La pressione del sistema di refrigerazione primario, essenziale per la sicurezza del reattore è comunque attualmente sotto controllo. Non è stato registrato alcun rilascio di radioattività all'esterno e, al momento, non si ritiene probabile che tale rilascio possa avvenire” si legge in un messaggio all’Autorità Nazionale per la Sicurezza Nucleare italiana (ISPRA) da parte della ASN (l'Autorità di Sicurezza Nucleare francese) che informa che l'impianto ha attivato il suo piano di emergenza interno.
L'evento è stato classificato come "Facility Emergency", una condizione che non richiede alcuna attivazione di misure protettive fuori dal sito (ad esempio previste dal "piano di emergenza esterna"). Arpa Piemonte ha seguito l’evolversi della situazione mantenendosi in contatto con ISPRA e registrando in tempo reale i livelli di radioattività che non hanno evidenziato alcun valore al di sopra della norma.
Nella tarda serata di giovedì si è conclusa la fase di emergenza presso il sito nucleare di Bugey e l'ASN ha quindi revocato lo stato di emergenza sul sito della centrale nucleare ritenendo chiuso l'evento che non ha avuto impatto radiologico.