Quasi 300 metri quadrati ricolmi di elettrodomestici a fine vita, tra cui 53 frigoriferi con serpentina. 

Altre sessantasei serpentine sparse sul terreno, un televisore, due cucine a gas e ben 87 pezzi di plastica vari, derivanti dallo smontaggio di altri frigoriferi.

È quanto scoperto dagli agenti della polizia locale di Caselle e dai colleghi del Comando Territoriale VII della Polizia Locale di Torino al Lago dei Cigni di Caselle nei giorni scorsi.

Nei guai due uomini: un padre di 50 anni e un figlio di 22, di nazionalità marocchina, denunciati dai civich per "attività di gestione di rifiuti non autorizzata". Lo stesso reato che aveva commesso quel padre solamente a luglio 2022 quando, a seguito di una indagine, era già stato denunciato una prima volta.

Ovvero dopo la scoperta di una discarica a cielo aperto a Torino, in viale Falchera. Lì, infatti, venivano conferiti abusivamente tutti i rifiuti successivi allo smontaggio delle componenti che potevano essere rivendute. Uno smontaggio che avveniva in un negozio di corso Regina Margherita, sequestrato nel luglio scorso insieme a due box e un furgone.

I civich sono arrivati alla scoperta della nuova discarica dopo il monitoraggio proprio di quel negozio e di quei box. E dopo averlo pedinato, sono venuti a conoscenza come quell'attività illecita andasse avanti ugualmente. Questa volta a Caselle e con l'aiuto del figlio 22enne: sono stati sorpresi in flagranza di reato, mentre erano intenti a scaricare elettrodomestici esausti dal proprio furgone direttamente sul terreno recintato con una rete da cantiere.