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Cronaca Centro / Via Giuseppe Pomba

Torino città dei libri: le 5+1 case editrici nostrane che hanno fatto la storia

Letteratura o libri scolastici, l'editoria locale ha contribuito a plasmare il volto e la mente della città

Il Salone del Libro potrà anche andare a Milano, ma il legame tra Torino e l'editoria è destinato a rimanere comunque: è una questione di storia, di tradizione.

Nella nostra città infatti da secoli abbondano sia gli scrittori (compresi quelli stranieri ispirati dal fascino torinese) sia gli editori. A Torino ha sede tuttora circa la metà delle case editrici scolastiche e universitarie d'Italia, e la storia della nostra città può essere... letta appunto anche scoprendo le origini delle più importanti case editrici nate a Torino e ancora attive, nonostante le varie crisi che il settore librario ha vissuto e continua a vivere.

Ecco le 5+1 case editrici che hanno fatto la storia di Torino:

UTET

Questa casa editrice ha due date di “nascita” o per meglio dire di fondazione: il 1791 e il 1854. La prima si riferisce all'apertura della libreria della famiglia Pomba in contrada Po (oggi via Po, mentre l'abitazione era in piazza Bodoni, vicino a via Pomba); la seconda alla fondazione vera e propria della Unione Tipografico Editrice Torinese, creata da Giuseppe Pomba, subentrato nel 1814 al padre Giovanni nella libreria poi diventata tipografia, stamperia e casa editrice. Rilevata dalla De Agostini nel 2002, nella sua storia spiccano la Biblioteca e l'Enciclopedia Popolare nell'800 e il Grande Dizionario della Lingua Italiana, la cui redazione avviata da Salvatore Battaglia nel 1961 e terminata nel 2002 con la direzione di Giorgio Bàrberi Squarotti; successivamente il linguista Tullio De Mauro ha curato il Grande dizionario italiano dell'uso (Gradit).

Paravia

La storia del rapporto tra Paravia e libri inizia poco dopo quella di Pomba: nel 1802 la tipografia e libreria Zappata, in contrada Doragrossa (via Garibaldi) viene rilevata da Giovanni Sebastiano Botta, Francesco Prato (morto poco dopo) e Giovan Battista Paravia, amministratore dell'attività precedente. La libreria Paravia (in piazza Arbarello 6 angolo via Bligny), dopo un periodo di crisi negli anni '70 del Novecento, è ancora oggi un punto di riferimento per studenti e lettori. La casa editrice (amministrata poi da Giorgio figlio di GB), specializzata in pubblicazioni scolastiche e scientifiche, si è fusa con la Bruno Mondadori nel 2000 ed è stata acquisita nel 2006 dal gruppo anglo-americano Pearson. Tra le pubblicazioni più note di Paravia, il Campanini Carboni, storico dizionario di latino pubblicato da Paravia fin dal 1911.

Lattes

È una delle più antiche e longeve case editrici “familiari” di Torino: fu fondata nel 1893 in via Garibaldi 3, dove Simone Lattes (membro di una famiglia spagnola esiliata in Piemonte: il nome deriva da un paese vicino Montpellier) aprì la storica libreria omonima, venduta nel 1965 pur conservando il nome fino a una decina d'anni fa, quando è arrivato un negozio di utensili e arredi (Muji). La casa editrice è diretta ancora dalla famiglia Lattes, con Renata figlia di Mario (nipote di Simone), presidente dal 1982 fino alla morte nel 2001. Fin dagli inizi la Lattes si è dedicata ai libri universitari e poi all'editoria scolastica, che ne rappresenta tuttora il cuore dell'attività.

Einaudi

La famiglia torinese degli Einaudi ha avuto due illustri membri: Luigi Einaudi (nato a Carrù, studi al liceo Cavour di Torino) è stato il primo “vero” presidente della Repubblica, dal 1948 al 1955, dopo il mandato temporaneo di De Nicola. Giulio Einaudi ha invece fondato l'omonima casa editrice nel 1933, ad appena 21 anni. Nel 1935 fu arrestato e inviato al confino dal regime fascista, a cui si opponevano gli esponenti della casa editrice torinese. Nel dopoguerra, tra le pubblicazioni più note la prestigiosa collana “I Millenni”, con edizioni di pregio, illustrate e corredate di critica; e “Scrittori tradotti da scrittori” con una serie di grandi romanzi tradotti da Natalia Ginzburg, Primo Levi, Cesare Pavese, Italo Calvino e altri grandi nomi dell'Einaudi. Nel 1994 passa a Mondadori, nel 1999 muore Giulio Einaudi, ma la torinesità rimane ancora con la presidenza dello storico e docente universitario torinese Walter Barberis.

Bollati Boringhieri

La storia di questa casa editrice torinese inizia nel 1957, quando viene fondata la Editore Boringhieri per iniziativa di Paolo Boringhieri, collaboratore della Einaudi per cui dirigeva le pubblicazioni scientifiche. E proprio dall'Einaudi vengono rilevate le prime quattro collane di testi divulgativi e sociali: Einstein, l'opera completa di Freud, Jung e molti altri autori scientifici vengono pubblicati da Boringhieri. La svolta arriva nel 1987 quando Romilda Bollati di Saint Pierre, proprietaria di altri due marchi storici di Torino (seppur in altro ambito) come Carpano e Baratti, acquisisce il 90% della società e la affida al fratello Giulio, dando così vita alla Bollati Boringhieri. Poco dopo Boringhieri si ritira dalla società e morirà nel 2006; Giulio Bollati invece muore nel 1996, non prima di aver riorganizzato la sua casa editrice intorno a quattro aree: Arte e letteratura, Storia, filosofia e scienze sociali, Scienze e psicologia; nella riorganizzazione, Giulio Bollati aggiunge inoltre alla saggistica la collana Varianti, per la narrativa e i reportage. Nel 2009 la casa editrice torinese è passata al Gruppo Editoriale Mauri Spagnol.

SEI – Società Editrice Internazionale

Un discorso a parte per questa casa editrice particolare. Fu fondata nel 1908 accanto al Santuario di Maria Ausiliatrice, la basilica nel quartiere Valdocco voluta nel 1868 da san Giovanni Bosco, fondatore dei salesiani. L'ubicazione non è casuale: la SEI infatti è di proprietà della Congregazione Salesiana, e oltre ai testi scolastici ancora oggi il catalogo contiene moltissime opere religiose, un po' come avviene per un'altra antica istituzione religiosa, culturale e commerciale di Torino, la Libreria Claudiana.  

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