Cartelli contro la sosta a motore acceso in piazza Statuto: "O chiamiamo i vigili"
Un'abitudine che non piace affatto ai residenti di piazza Statuto che hanno affisso diversi cartelli contro coloro che, in sosta per pochi minuti, lasciano il motore della propria vettura accesa
Chi sosta in auto per pochi minuti in attesa di qualcuno o scende per una rapidissima commissione spesso lascia il motore acceso. Questo però è uno dei fattori - non l'unico si capisca - che ha portato la città di Torino a sforare, dall'inizio dell'anno, i valori massimi di PM10 in 70 giorni, nonostante la legge ne preveda un massimo di 35. A questo certo si deve aggiungere la siccità anomala: in città la pioggia non si vede da fine ottobre e l'aria, in diverse zone, è diventata irrespirabile.
Ed è così che in piazza Statuto i residenti, stufi di chi sta fermo con l'auto accesa, hanno affisso alcuni cartelli facendo riferimento al codice della stradale che nel suo articolo 7/bis dice, testualmente, "è fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l'impianto di condizionamento d'aria nel veicolo stesso; dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 216 a euro 432". E nello stesso cartello il monito dei residenti: "In sosta spegnere il motore, altrimenti si chiamano i vigili".
I cartelli hanno avuto breve durata, dopo poche ore sono stati rimossi da anonimi. Ma il messaggio è rimasto, divulgato anche dal consigliere comunale Silvio Magliano di Ncd: "Tra le soluzioni poco efficaci e dal retrogusto vagamente elettorale (mezzi pubblici gratis) e il menefreghismo di chi si comporta in maniera irrispettosa - dice -, io scelgo una terza via: la voglia di impegnarsi insieme per una Torino migliore, l'invito affinché l'amministrazione civica non lesini impegno sul fronte dei trasporti, lavorando a un sistema cittadino efficiente e sostenibile, e l'invito ai miei concittadini a un comportamento civile anche nelle piccole cose".
