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Cronaca Centro / Piazza Vittorio Veneto

Carlevé ed Turin, l'assessore Finardi: "Per il futuro, vorrei di nuovo il Carnevale in centro"

Alla vigilia dell'edizione 2017, l'assessore al Tempo Libero del Comune ha accolto la richiesta degli organizzatori, di studiare al più presto, per la manifestazione, un ritorno alle origini

Il Carnevale di Torino potrebbe tornare alle origini. Almeno in parte. La manifestazione, che si svolge ogni anno dal lontano 1946, è una bella tradizione per il capoluogo sabaudo ma sono lontani i tempi in cui le giostre e le sfilate si svolgevano nel salotto della città. Massimo Piccaluga, presidente dell'Agis Anesv, l'associazione che riunisce gli esercenti di spettacoli viaggianti, propone un ritorno al passato: "Bisognerebbe tornare un po' alle vecchie tradizioni torinesi. Forse sarebbe il caso di mettersi a un tavolo con le istituzioni torinesi e discuterne. Magari per sdoppiare il Carnevale - ha suggerito - e dare la possibilità anche al centro della città di tornare in qualche modo protagonista". 

I non più giovanissimi ricordano infatti con nostalgia il Luna Park in piazza Vittorio, con le sue numerosissime attrazioni, e le maschere in via Po, luoghi simbolo del Carnevale torinese che era uno dei più famosi d'Italia. Da molti anni però, El Carlevé ed Turin si svolge alla Pellerina, sui corsi adiacenti, Regina Margherita e Appio Claudio. Principalmente per non dare intralcio alla viabilità cittadina ma anche per salvaguardare le zone cosiddette "auliche" di Torino. 

Ma l'assessore al Tempo Libero del Comune, Roberto Finardi ha accolto positivamente la richiesta di Piccaluga di tornare in qualche modo alle origini: "In linea di massima sono d'accordo sul preservare e non intasare le zone auliche della città, sia per non intralciare la viabilità, sia per una questione di decoro - ha ribattuto -. Ma sono altrettanto d'accordo sul cercare di riportare le tradizioni nei posti dove sono nate o si sono sviluppate. Potrebbe essere un valore aggiunto per la manifestazione. Pensare a un Luna Park in piazza Vittorio oggi sarebbe eccessivo ma le sfilate nel centro città, non sono una soluzione da escludere".

Certo, bisognerebbe ripensare a una riorganizzazione dell'ordine pubblico: il Carnevale torinese, ogni anno nei soli giorni delle sfilate, riesce a radunare dalle 120 alle 150mila persone. Ma Finardi sembra propenso ad andare incontro agli organizzatori della kermesse, anzi, è disposto a fare di più: " Dobbiamo discutere anche sul trovare un luogo - ha detto - dove gli organizzatori possano costruire da sé i carri che partecipano alle sfilate. Abbiamo tanti capannoni e tettoie abbandonate che potrebbero essere utilizzate a questo scopo. Potrebbe diventare una bella occasione di ritrovo e di aggregazione per tutti coloro che partecipano al Carnevale in maniera attiva. Di questi tempi, in cui la gente parla così poco, c'è bisogno anche di questo".

Intanto il Carnevale, con le maschere rappresentative di Gianduja e Giacometta, inizierà sabato 4 febbraio e andrà avanti fino al 5 marzo con sfilate e molte altre attività dedicate ai più piccoli ma non solo. Al Parco della Pellerina, come ogni anno, ci sarà anche la Fiera dei Vini dove poter gustare, tra i molti stand, le prelibatezze culinarie della tradizione italiana. 

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