Le cantine delle case popolari invase da rifuti e da carcasse di blatta
I residenti del civico 31 di via Aosta denunciano le pessime condizioni dei seminterrati. Ma l'Atc replica "Nessuno vuole pagare la quota del'intervento"
Carcasse di scarafaggio e topi morti. Ma anche vere e proprie discariche. Nel seminterrato delle case Atc di via Aosta 31/f le condizioni igieniche sono solo un ricordo. A farla da padrone sono i rifiuti, gettati per terra da qualche incivile. Camminare in alcuni punti è quasi impossibile, ci si può imbattere in vecchi sanitari, vestiti abbandonati e sacchi pieni di oggetti che nessuno usa più da chissà quanto tempo. Alcune cantine sono incredibilmente aperte e dentro si possono trovare masserizie impolverate e avanzi di cibo. Non mancano nemmeno gli animali morti. Le carogne maleodoranti di ratti e blatte sono ben visibili sul pavimento. Come dimostrano le foto scattate da alcuni residenti che a tutto questo degrado vorrebbero proprio ribellarsi.
Un documento sull’emergenza sanità nelle cantine Atc è stato presentato di recente dalla consigliera di Fratelli d’Italia della circoscrizione Sette Patrizia Alessi e dal capogruppo di FdI in Comune di Torino Maurizio Marrone. “L'Atc di Torino denuncia da tempo la mancanza di fondi necessari per garantire manutenzione e restauro dei suoi immobili – chiosano Alessi e Marrone -. Tuttavia il Comune non può tollerare che le case popolari siano abbandonate al degrado e all'abusivismo”. Alla Città viene chiesto di saldare il debito nei confronti dell’Atc versando quel denaro fresco indispensabile per sbloccare i progetti di riqualificazione previsti in molti dei quartieri torinesi.
Ma una prima deblattizzazione e derattizzazione sarebbe già stata portata a termine la scorsa estate, ma solo nelle parti comuni e non nelle cantine. A dichiararlo è proprio la stessa azienda di corso Dante. “Per le cantine non è stato possibile procedere in quanto occupate da masserizie - spiega Atc -. Abbiamo proposto in assemblea un intervento per toglierle e per fare una disinfestazione ma i residenti non hanno approvato. In mancanza del benestare dei proprietari che non intendono pagare la quota dell’intervento la deblattizzazione non può esser eseguita”.