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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Lingotto / Corso Unione Sovietica

Si discute su corso Unione Sovietica. La strada potrebbe cambiare nome?

Anche a Torino si vorrebbe cambiare. Dopo Firenze anche nel capoluogo piemontese corso Unione Sovietica potrebbe sparire, lasciando al passato una parte di storia che non merita di essere evidenziata dalla toponomastica

Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha detto di voler cambiare nome ad alcune vie della città toscana, come ad esempio via Unione Sovietica e via Jugoslavia, dando, per buonsenso, maggiore risalto a "eroi del Novecento" e lasciando alle spalle una parte di storia che non merita un riconoscimento toponomastico. L'idea è rapidamente stata accolta favorevolmente anche in altre città, tra cui Torino.

Nel capoluogo piemontese una delle strade più lunghe è proprio corso Unione Sovietica. Un'estensione di oltre 4 chilometri per 672 numeri civici e oltre 6.190 persone residenti. L'idea di cambiargli nome è già balzata in mente a più di un consigliere comunale, anche se passare dalle parole ai fatti comporterebbe qualche passaggio burocratico obbligato. Intanto tutti i residenti dovrebbero registrare il cambio sui propri documenti, non solo per quanto riguarda la carta d'identità, ma anche per la patente. L'opzione, suggerita da qualcuno, di inviare i nuovi documenti direttamente a casa senza che la gente debba fare nulla, rischia di essere troppo onerosa per le casse comunali, soprattutto in un periodo di crisi e di tagli come questo.

Diversi sondaggi hanno inoltre dimostrato come la maggior parte dei cittadini non intende cambiare nome a corso Unione Sovietica. "Trovo abbastanza vergognoso ed urticante che, al Comune di Torino, con temi molto più scottanti e con priorità ben diverse - ci scrive un lettore -, si discuta come cambiare nome ad un importante corso della città". Per molti torinesi in questo periodo sarebbe meglio destinare i fondi per la cura delle strade cittadine, per la sicurezza e per altri servizi.

"Il governo della Città deve affrontare problemi molto più importanti rispetto alla questione toponomastica su corso Unione Sovietica che sa molto di gossip ferragostiano e che non interessa alla collettività - afferma Massimiliano Miano, vicepresidente della Circoscrizione Nove - E' impensabile dover sottoporre a piu' di 6000 famiglie il disagio di un cambio di indirizzo su molteplici documenti, dalla semplice carta d'identità al passaporto, fino alla patente di guida, pensando che i problemi di corso Unione sono ben altri; dalla viabilità alla manutenzione del sedime stradale, alla creazione di infrastrutture utili ai residenti".

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