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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

La Befana di Legambiente porta a Palazzo Civico una calza piena di smog

Il presidente Battistoni: "Ci saremmo aspettati da Chiara Appendino una svolta nelle politiche antismog"

Era una Befana con la mascherina antismog quella che stamattina ha consegnato al Comune di Torino una calza piena di Pm10, Pm 2.5, biossidi di azoto e ozono. Il capoluogo sabaudo si è infatti aggiudicato ancora una volta la maglia nera nazionale dello smog, facendo registrare nel corso del 2016, ben 86 sforamenti dei limiti previsti per le polveri sottili. Gli attivisti del circolo di Legambiente Molecola hanno così scelto, per il secondo anno consecutivo, il giorno dell’Epifania per sollecitare l’amministrazione comunale a prendere provvedimenti più coraggiosi ed efficaci.
 
“Ancora una volta la città si è presentata impreparata all’appuntamento fisso con lo smog - ha dichiarato Sergio Battistoni, presidente del circolo Legambiente Molecola - .Visti gli impegni presi in campagna elettorale, ci saremmo aspettati dalla sindaca Appendino una svolta nelle politiche antismog. Questo per il momento non è successo ma ci auguriamo che l’anno nuovo porti consiglio a chi dovrebbe farci respirare meglio Da parte nostra continueremo, nei prossimi mesi, a dar voce a tutti quei torinesi che non ne possono più di respirare veleni e che pretendono un vero nuovo corso nelle politiche antismog, a partire dal potenziamento di mezzi pubblici, di percorsi ciclabili e pedonali in sicurezza”.
 
Ridisegnare strade, piazze e spazi pubblici delle città per favorire sicuri spostamenti a piedi e in bicicletta per Legambiente deve diventare la priorità assoluta delle politiche antismog. Oggi l'80% dello spazio pubblico è destinato alla carreggiata e al parcheggio: ribaltare progressivamente questo rapporto, favorendo lo spazio pedonale, della relazione e dello scambio, in cui far convivere tram e mezzi di locomozione diversi.

Il ridisegno degli spazi urbani, secondo Legambiente, dovrebbe essere accompagnato dalla creazione di zone 30, in cui imporre il limite di velocità massimo di 30 km/h. "Gli effetti si vedrebbero sulla riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico - confermano da Legambiente - e si avrebbero importanti benefici anche sul fronte della sicurezza, con una notevole diminuzione degli incidenti".

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