Autobus No Tav diretti a Lione fermati alla frontiera: "Senza motivo"
Gli autobus erano diretti a Lione dove si svolgerà la manifestazione No Tav in concomitanza col vertice Monti-Hollande. Locatelli (Prc): "Comportamento grave e vergognoso"
Sei autobus del Movimento No Tav diretti a Lione, dove oggi si tiene il Vertice internazionale sulla linea ad Alta velocità ferroviaria, sarebbero stati fermati dalle autorità francesi alla frontiera. A darne notizia è il sito ufficiale del Movimento No Tav, secondo cui altri sei bus hanno invece passato i controlli e hanno potuto proseguire il cammino. Nella giornata di sabato un mezzo con a bordo 11 attivisti era stato bloccato a Modane (Francia) perché tre di loro avevano denunce per reati inerenti l'ordine pubblico. Il pullman era così dovuto tornare indietro.
"Non c'é alcun motivo perché la gendarmeria francese tenga fermi o rallenti, come sta facendo in questo momento, alcuni pullman dei manifestanti No Tav diretti a Lione dopo che nessuna irregolarità è stata rilevata nelle operazioni di controllo (e di schedatura) che sono state effettuate". Lo afferma, in una nota, Ezio Locatelli, segretario provinciale di Rifondazione Comunista Torino "E' del tutto evidente - aggiunge - che la gendarmeria francese, di concerto con le autorità italiane, sta operando per disperdere, depotenziare o impedire la manifestazione No Tav che si dovrebbe svolgere in concomitanza col vertice Monti-Hollande. Se questo dovesse avvenire, ci troveremmo di fronte a un comportamento grave, vergognoso, indegno di Paesi in cui la libertà di circolazione e di manifestazione è ancora un diritto fondamentale sancito dalle rispettive Costituzioni".
Poco dopo le 13 sono ripartiti sei dei 12 bus di attivisti No Tav diretti a Lione. A differenza di quanto avvenuto lo scorso sabato, questa volta nessun manifestante è stato respinto alla frontiera e tutti hanno potuto proseguire il viaggio. Le operazioni si sono svolte senza incidenti, anche se vi sono stati alcuni diverbi tra le parti.