Bonifica per il trincerone ferroviario. Le baracche verranno demolite
In corso Regio Parco è partita la riqualificazione del canale occupato dai disperati. Nell’ex scalo Vanchiglia, invece, risiedono rumeni, marocchini e rom. I consiglieri del Pdl ne hanno già chiesto lo sgombero
Un ricordo. E’ questo che rimarrà delle baraccopoli di corso Regio Parco. Il Comune di Torino sta completando la maxi bonifica del trincerone, nel tratto compreso tra corso Novara e via Zanella. Con buona pace dei disperati che vivono sotto i ponti e in mezzo all’immondizia da parecchi anni. Nei pressi del cimitero Monumentale, del resto, la riqualificazione era ormai imminente. La favela nata in mezzo alle piante era diventata un vero e proprio caso e bastava passare in auto o a piedi per notare i mini-appartamenti in legno e lamiera.
Una Torino degli invisibili che oggi non c’è più, o quasi. In piedi rimane ancora qualche baracca ma dentro non ci dorme più nessuno. E il futuro di corso Regio Parco dovrà per forza collegarsi a quello della variante 200 del Comune di Torino che prevede la totale riqualificazione del trincerone.
Il problema, però, è rappresentato da ciò che si può trovare tra gli uffici postali di via Monteverdi e il trincerone stesso. Nell’ex scalo Vanchiglia, infatti, dimorano da tempo alcuni disperati. Rumeni, marocchini e qualche rom. In tutto un centinaio, provenienti secondo le forze dell’ordine dai locali abbandonati dell’ex Fimit e dal campo abusivo di lungo Stura Lazio. Problema di cui sono venuti a conoscenza anche i residenti della zona che hanno immediatamente chiesto provvedimenti. Su corso Novara, invece, sono stati occupati alcuni locali a fianco di un deposito Amiat. I disperati per non dare nell’occhio hanno segato un paio di sbarre.
L’ennesimo problema secondo i consiglieri del Pdl delle circoscrizioni Sei e Sette Domenico Garcea e Franco Poerio. "Si tratta dell’ennesimo insediamento abusivo della periferia nord – dichiarano Garcea e Poerio -. Bisogna intervenire nel breve prima che la situazione diventi ancora più critica di quanto non lo sia già". Accanto al tracciato ferroviario dell’ex scalo Vanchiglia dovrebbe sorgere una nuova polarità urbana oltre alla linea due della metropolitana in grado di collegare la periferia al centro spazzando via una volta per tutte il villaggio fantasma dei disperati e il crescente degrado della zona.
