Riaffiora una nuova bomba a Novalesa. Era nascosta dietro un muretto da quarant'anni
Una bomba a mano della Seconda Guerra Mondiale trovata in un campo e poi nascosta in un muretto. Una storia di quarant'anni fa successa a Novalesa, teatro di violenti scontri tra partigiani e repubblichini
Novalesa, il comune in cui è avvenuta l'esplosione della bomba bellica che ha ferito in modo grave tre ragazzi minorenni, in passato è stato teatro di violenti scontri tra partigiani e repubblichini. Il ritrovamento dell'ordigno, avvenuto nella serata di sabato, ha convinto un anziano signore a parlare: circa quarant'anni fa aveva trovato una bomba a mano - anch'essa risalente alla Seconda Guerra Mondiale - in un campo e l'aveva nascosta in un muretto. I militari dell'Arma l'hanno fatta brillare dopo averla ritrovata lì dove era stata nascosta, dietro all'unica pietra bianca di un muretto scuro, vicino a una chiesetta in frazione Sant'Anna. Il segno, qualora quella bomba a mano fosse di nuovo servita, per ritrovarla.
Il Comune di Novalesa non conta più di 500 abitanti. Si trova in Val Cenischia, al confine tra Italia e Francia, ecco perché in passato quel luogo ha vissuto violenti conflitti, da quelli medievali, fino alla Seconda Guerra Mondiale. "Se si andasse in giro con un metal detector se ne troverebbero a decine - sostiene il primo cittadino Ezio Rivetti -. Ci troviamo in una zona strategica. Qui hanno combattuto il nostro esercito prima e, dopo, partigiani e repubblichini".
Il ritrovamento della bomba da parte dei tre ragazzini è stata comunque una tragica fatalità. Nicola, 16 anni, ha perso la mano destra e, ora, rischia anche di non vedere mai più da un occhio; Lorenzo, 16 anni anche lui, potrebbe invece restare completamente cieco, mentre Stefano, 18 anni, è già stato sottoposto a diversi interventi per la rimozione delle decine di schegge che lo hanno investito. E' stato il timore che qualcun altro si facesse male che ha fatto parlare l'anziano signore.