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Cronaca

Taxi, Tribunale di Milano dispone il blocco di Uber Pop su tutta Italia

Il Tribunale di Milano ha disposto stamane il blocco del servizio di Uber su tutto il territorio nazionale. Rolando: "Che sia d'esempio per il nostro governatore Chiamparino"

Blocco di Uber Pop su tutta Italia. La sentenza del Tribunale di Milano, arrivata in queste ore mentre a Torino si sta svolgendo il Parlamentino nazionale della categoria Taxi, sancisce in modo determinate l'illegalità del servizio di trasporto offerto dall'app californiana.

Una vittoria schiacciante quella dei conducenti delle auto bianche, i quali, dopo numerose battaglie, possono finalmente tirare un sospiro di sollievo. Il Tribunale di Milano, chiamato a esprimersi sulla concorrenza sleale operata da Uber, ha disposto il blocco su tutto il territorio nazionale del servizio offerto dall'app californiana, con inibizione della prestazione da parte dei drivers. Il ricorso era stato presentato dalle categorie taxi di Torino, Milano e Genova, le quali - assistite dai legali - avevano chiesto al giudice lombardo l'oscuramento dell'app californiana, più volte dichiarata illegittima da numerose istituzioni.

"Oggi è stata posata una pietra miliare che sancisce l'illegalità del servizio Uber Pop - afferma Federico Rolando, portavoce della categoria taxi -. Ci riteniamo parzialmente soddisfatti in attesa che il Governo prenda atto e sia meno pavido nell'allinearsi all'espressione della magistratura milanese". Nel provvedimento di oggi, il giudice Claudio Marangoni ha chiarito che Uber avrà 15 giorni di tempo per adeguarsi all'inibitoria: in caso contrario scatteranno le sanzioni. Nulla vieterà, tuttavia, alla medesima società californiana di ricorrere a sua volta al verdetto pronunciato stamane dal giudice lombardo.

"Speriamo che questa sentenza - conlcude Rolando - sia d'esempio al nostro governatore del Piemonte che di sicuro da oggi sarà un po' più imbarazzato".

La sentenza del Tribunale di Milano arriva pochi giorni dopo un altro verdetto, quello emesso dal Giudice di Pace di Torino, il quale aveva sancito l'illegittimità del servizio di trasporto offerto da Uber Pop, restituendo patente e libretto al driver sanzionato alla luce della sua buona fede. Secondo il Giudice di Pace torinese, infatti, sarebbe la stessa società a indurre in errore il conducente, facendogli credere di effettuare un servizio non concorrenziale.

Il Tribunale di oggi, si è invece espresso sull'illegalità del servizio di trasporto offerto da Uber, dichiarando, invece, che la società californiana offre un servizio in concorrenza sleale.

Cantano vittoria anche tutti gli esponenti politici che da sempre sostengono la categoria taxi: "Siamo molto contenti della sentenza del Tribunale di Milano che conferma tutto ciò che diciamo da quasi un anno ovvero che Uber è illegale - afferma Fabrizio Ricca, capogruppo al Comune di Lega Nord -. A questo punto non vogliamo più nè vedere nè sentir parlare di Uber a Torino e in Italia".

Ora, però, si dovrà pensare a un piano per rendere i tassisti più appetibili sul mercato: "Abbiamo attivato un ragionamento con i tassisti per un piano tariffario più competitivo - continua Ricca -. Studieremo delle tariffe agevolate per dare la possibilità ai conducenti delle auto bianche di essere più graditi sul mercato".

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