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Cronaca Barriera di Milano / Via Ruggero Leoncavallo, 17

Iniziativa "Diamoci una mano": alla Levi l'ABC dell'integrazione

La sede della biblioteca civica Primo Levi è uno dei più importanti punti di aggregazione della sesta circoscrizione. Il progetto "Diamoci una mano" mette a confronto i pensionati del Senior Civico e gli immigrati di Barriera

Perché in biblioteca? “La Primo Levi non è solo un erogatore di prestiti – spiegano gli organizzatori del progetto – ma si dà il compito, così come molte altre biblioteche in Torino, di promuovere la cultura nella circoscrizione. In uno dei quartieri di Torino con la più alta percentuale di cittadini extracomunitari, la biblioteca, aiutata dalla presenza nella stessa sede di anagrafe e servizi sociali, s’impegna in numerose iniziative per la tutela della cultura di tutti i suoi fruitori, italiani e stranieri. È per questo, ad esempio, che negli scorsi giorni ha avuto inizio un corso di letteratura e poesia rumena”.

Ecco perché il progetto “Diamoci una mano” coinvolge anziani ed extracomunitari, due categorie apparentemente lontanissime: “I venti anziani del Senior Civico che portano avanti l’iniziativa sono entusiasti del lavoro che fanno, e lo stesso si può dire dei loro allievi, che con loro studiano la nostra lingua. La collaborazione tra anziani e stranieri è incredibilmente efficiente, perché si tratta di due categorie con esigenze molto simili: appartengono alle fasce più deboli della società, dispongono, loro malgrado, di molto tempo e hanno molto da imparare gli uni dagli altri, proprio perché appartengono a realtà completamente aliene tra loro. Inoltre sono entrambe molto presenti sul nostro territorio, ed è nostro compito tutelarle”.
 
I risultati del progetto, in atto dal 2009, sono evidenti. L’incontro tra due realtà tanto differenti è uno dei molti passi in avanti fatti negli ultimi anni nel quartiere. Ma non è tutto, l’obiettivo di “Diamoci una mano” è principalmente pratico, e i risultati vanno ricercati nei suoi effetti sugli stranieri che hanno aderito. “Non si tratta di vere e proprie lezioni – continuano gli organizzatori – ma di incontri praticamente individuali. Alcuni dei nostri utenti sono studenti universitari, solitamente del Politecnico, e grazie ai seniores riescono a risolvere tutti i loro problemi con la lingua. Molti dei volontari sono ex insegnanti, molti sono laureati, tutti sono preparati e professionali, animati dalla passione per quel che fanno e dalla volontà di imparare a loro volta. Sanno trattare con chiunque e sono capaci di trasmettere preziose informazioni, che aiuteranno i loro allievi nel mondo del lavoro e nella vita di tutti i giorni”.
 
“Diamoci una mano” è solo una delle iniziative intraprese dalla biblioteca Primo Levi: gli si affiancano corsi di alfabetizzazione informatica, rivolti prevalentemente agli anziani, un percorso di introduzione alla lingua e alla cittadinanza italiana che ha coinvolto oltre 120 donne maghrebine, e il gruppo di lettura di poesia e prosa rumena condotto da Andrea Dragomir. Progetti simili sono attivi anche nelle altre biblioteche della zona e di tutta la città, come nel caso della civica Italo Calvino, che propone un appuntamento settimanale per tutti i bambini del quartiere, seguiti nello svolgimento dei compiti scolastici.

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