Mamma e bimba morte durante il parto, il ministro Lorenzin assolve il Sant'Anna
Secondo le prime indagini effettuate dagli ispettori del Ministero della Salute, il personale della clinica non sarebbe colpevole di errori o negligenze. Si attendono però ancora gli esiti degli esami tossicologici
Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha assolto l'ospedale torinese Sant'Anna per la tragica morte, avvenuta durante il parto la settimana scorsa, di Angela Nesta e della sua bambina. "Dalle prime indagini non risulterebbero infatti responsabilità dirette della clinica - ha dichiarato il ministro - anche se al momento si sta ancora investigando su tutta la fase precedente all'arrivo della donna in ospedale. Ed è lì - ha specificato - che è necessario rafforzare quelli che sono il monitoraggio e la sorveglianza di gravidanze che possono essere a rischio".
Gli ispettori del Ministero, dopo il tragico fatto, hanno immediatamente effettuato un sopralluogo presso la clinica torinese e secondo la relazione stilata il personale del Sant'Anna, al momento, non sarebbe ritenuto colpevole di negligenze o errori. In realtà però non è ancora chiaro che cosa possa essere successo alla mamma e alla sua piccola: l'autopsia non è stata in grado di rivelarlo e per saperne di più bisognerà attendere i risultati degli esami tossicologici e istologici.
Sembra assurdo che oggi si possa ancora morire di parto: la casistica nel nostro Paese è bassa per fortuna ma mettere al mondo un figlio non è ancora da considerarsi a rischio zero. Nel caso di Angela e della piccola Elisa - i cui funerali si sono svolti ieri nella chiesa di Santa Monica a Torino - potrebbero anche essere sorte complicanze rare e imprevedibili ma l'ultima parola la daranno gli accertamenti ancora in corso.
E proprio in questi ultimi giorni in Italia, si sono verificati altri quattro casi, analoghi a quello torinese. "Serve una rete di emergenza per abbassare i rischi del parto - ha aggiunto il ministro Lorenzin - e per farlo è necessario studiare tutti i casi in cui si sono verificate queste tragedie, per poterle prevenire laddove è possibile".