Dalle immagini delle carrozze trainate dai cavalli ai veicoli che la Fiat ha donato a Poste Italiane. Ma non solo. Ci sono anche gli allagamenti di Porta Palazzo, datati inizio ‘900, e quei primi tram storici. Dando un’occhiata più attenta ecco comparire anche la storica dentera di Superga. Una grossa fetta di Torino rappresentata sulle pareti. Un lavoro che porta la firma di Vincenzo Palumbo, il titolare del “Meeting bar” di corso Giulio Cesare 105. Tredici anni trascorsi a collezionare stampe hanno arricchito la memoria dell’uomo, originario di Spinazzola, un paesino in provincia di Bari. In Piemonte dai primi anni ’60.

Entrando nel suo locale si può fare un viaggio nel passato tra anni di trasformazioni e anni di innovazioni. Non mancano i ricordi delle piazze e delle vie storiche – via Po, piazza Castello e piazza Vittorio Veneto. Senza dimenticare alcuni personaggi di spicco come il re Vittorio Emanuele II e Don Bosco, il fondatore delle congregazioni dei salesiani. “Sono arrivato sotto la Mole che avevo solo 14 anni – racconta Vincenzo -. Ho cominciato subito a lavorare. Poi ho acquisito questo bar che ho deciso di trasformare in un salotto pieno di ricordi”.

Un modo diverso dal solito per cancellare il degrado che avanza inesorabilmente, la crisi finanziaria e la mancanza di riqualificazione delle periferie, oggi abbandonate al loro destino. “Quarant’anni fa questa città aveva una faccia diversa – continua il barista -. Pulita e aperta al prossimo. Oggi Torino è un volto sofferente. C’è troppo degrado, ci sono problemi di delinquenza. Per questo ho deciso di raccogliere tutte queste stampe, per guardare al passato e ricostruire un nuovo futuro”.