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Cronaca Nichelino

Borseggi a ripetizione sul bus a Nichelino: grazie alle telecamere identificata una banda di tre ladri

Per loro è stato disposto l'obbligo di dimora. Avevano meccanismi consolidati per depredare le vittime

Padre e figlio, italiani di 57 e 33 anni, residenti a Torino, più un loro conoscente italiano di 61 anni senza fissa dimora erano diventati l'incubo dei passeggeri della linea bus 35, che unisce il capoluogo con Nichelino (dove avvenivano i colpi), per i loro frequenti borseggi. A fine gennaio 2022 sono stati tutti raggiunti dal provvedimento di obbligo di dimora nel comune di Torino disposto dal giudice Lucia Minutella, che ha ritenuto eccessiva la richiesta di custodia cautelare del pm Chiara Maina. A notificarlo sono stati i carabinieri della tenenza nichelinese, che hanno condotto le indagini sull'accaduto, durate circa un anno.

Gli investigatori sono arrivati a loro analizzando decine di filmati delle telecamere montate sui bus da Gtt e sono riusciti ad attribuire loro con certezza una decina di borseggi, anche se hanno la certezza che i colpi siano stati molti di più. Il terzetto agiva sempre in squadra con prassi e meccanismi consolidati. La vittima scelta era quasi sempre anziana e veniva accerchiata in modo da impedirle qualsiasi movimento all'interno del mezzo, sfruttando la calca. Veniva poi distratta, a volte spinta con la scusa di una frenata, e infine derubata. I carabinieri hanno trovato nelle loro abitazioni circa 300 euro in contanti, ritenuti il risultato degli ultimi furti messi a segno.

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