Bancarotta di Seat Pagine Gialle, interdizione dagli incarichi per 14 ex manager
Le misure interdittive eseguite oggi non privano della libertà personale, ma impediscono lo svolgimento dell'attività professionale e quindi di sedere in consigli di amministrazione
Ci sono anche l'ex amministratore delegato di Seat Pg Luca Majocchi e l'ex presidente Enrico Giliberti tra i destinatari dei 14 provvedimenti cautelari per bancarotta fraudolenta eseguiti oggi dalla Guardia di Finanza di Torino in relazione al maxidividendo distribuito del 2004, 3,5 miliardi, che appesantì il debito della società torinese, portandola verso il fallimento. . Oltre a Giliberti e Majocchi, risultano indagati gli ex consiglieri Dario Cossutta, figlio dell'ex leader comunista Armando, Lino Benassi, manager di lungo corso, Guido Gamucci, Luigi Lanari, Alberto Tazartes, Pietro Villa, Marco Reboa, Nicola Volpi, Michele Marini e Stefano Mazzotti. A loro si aggiungono i tre sindaci Enrico Cervellera, Vincenzo Ciruzzi e Andrea Vasapolli.
Le misure interdittive eseguite oggi non privano della libertà personale, ma impediscono lo svolgimento dell'attività professionale e quindi di sedere in consigli di amministrazione. Majocchi, che uscì dall'azienda con una liquidazione vicina ai 10 milioni, risulta oggi essere amministratore delegato della Emilceramica di Sassuolo.
Non è invece stato eseguito alcun sequestro di beni, in quanto l'azione di responsabilità avviata a suo tempo dagli amministratori subentrati in Seat Pg, si concluse nel 2014 con una transazione per 30 milioni , pagati dalle assicurazioni le cui polizze furono stipulate dalla stessa azienda per conto degli amministratori. Secondo gli inquirenti gli indagati agirono per conto dell'azionista di riferimento a cui finì il maxidividendo, e non nell'interese della società.
