Bambino di cinque anni inghiottì un punteruolo: il ministero pagherà 80mila euro
Il tribunale ha stabilito il maxi-risarcimento dopo che è stata accertata un'invalidità permanente del 16%
Il ministero dell'istruzione dovrà pagare un maxi-risarcimento di 80mila euro ai familiari del bambino di cinque anni (che oggi fortunatamente ne ha dieci) di Caselle Torinese che nell'ottobre 2012 ingoiò un punteruolo alla scuola materna Andersen e fu salvato dai medici dell'ospedale Regina Margherita di Torino.
Una perizia effettuata sul bambino nel corso del processo civile ha infatti accertato un'invalidità permanente del 16%. Il tribunale di Torino ha quindi riconosciuto che, anche se si può ritenere legittimo l'uso deu punteruoli durante l'attività didattica, vi è stata una disattenzione dell'insegnante che non si è accorta che il bambino ne aveva ingerito uno. Da qui la condanna del ministero.