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Cronaca

A dodici anni in bici in autostrada: "Voglio tornare da mia mamma"

E' stato affidato ad una comunità protetta dell'astigiano, ma lui vuole vivere con sua madre a Torino. Così si è messo in sella alla sua bicicletta e ha tentato di raggiungere il capoluogo passando dall'autostrada

Quello che è accaduto lunedì pomeriggio sull'autostrada A21 Torino-Piacenza sembra una storia completamente inventata, invece è tutto vero. Un ragazzino di dodici anni ha percorso decine di chilometri in bicicletta al fianco di autovetture che sfrecciavano ad oltre 100 chilometri orari, con un solo obiettivo in mente: raggiungere la madre a Torino.

Una pazzia iniziata alle 7 del mattino quando, per l'ennesima volta, l'adolescente è fuggito dalla comunità a cui è stato affidato tempo fa a Villafranca d'Asti. Solo qualche giorno prima era stato sospeso da scuola per aver picchiato un compagno e così ha deciso che doveva tornare da sua madre. Questa volta ci ha provato mettendosi in sella alla sua bicicletta verde, in passato aveva già tentato di scappare a piedi. Dopo aver aperto un varco in una rete di protezione si è messo a pedalare sulla carreggiata ad alta velocità, vicino al guard rail.

Dopo oltre sette ore di pedalata senza sosta un automobilista, Massimo Sarno di 46 anni, lo ha visto in lontananza e ha deciso di intervenire, perché quel bambino stava correndo un rischio che nemmeno lui si immaginava. Istintivamente ha messo le quattro frecce e ha "scortato" la bicicletta per un piccolo tratto, prima di fermarsi e bloccare il dodicenne in fuga.

"Non voleva assolutamente fermarsi - racconta Massimo -, voleva solo raggiungere Torino e andare da sua madre". Il giovane al suo soccorritore ha detto di conoscere perfettamente indirizzo e luogo in cui andare, quindi non c'era bisogno che si preoccupasse. Massimo Sarno stava tornando con la moglie da un matrimonio in Sorrento e in macchina, dopo aver affrontato oltre mille chilometri di viaggio, aveva ancora qualche bibita e merendina, dati volentieri al bambino per tranquillizzarlo, in attesa dell'arrivo della Polizia.

La storia si è fortunatamente conclusa senza che nessuno si sia fatto male. Il dodicenne è stato riportato alla comunità protetta astigiana, anche se ha giurato di scappare nuovamente. "E' un ragazzino con una brutta storia alle spalle - raccontano i tutori -, ma non si può aggiungere altro perché potrei mettere a rischio la sua sicurezza".

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