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Cronaca

Autopsia su Viviana Parisi: "Ferite compatibili con caduta dall'alto, ma che non risolvono il mistero"

Si cerca ancora il figlio Gioele

"Ferite compatibili con una caduta dall'alto, ma che non dicono come è morta". Questo il primo responso dell'autopsia sul corpo di Viviana Parisi, la 43enne deejay torinese trasferitasi per amore 16 anni fa nel Messinese e trovata morta sabato 8 agosto 2020 nelle campagne di Caronia (Messina), cinque giorni dopo essere sparita nel nulla col figlio di quattro anni Gioele Mondello, che non è ancora stato ritrovato.

L'autopsia, eseguida ieri, martedì 11, dal medico legale Elvira Ventura Spagnolo, in collaborazione con Daniela Sapienza e con l'entomologo Stefano Vanin, ha evidenziato numerose fratture sul corpo, trovato in avanzato stato di decomposizione. Non ha chiarito, però, come se le sia procurate. Tra le ipotesi c'è che si sia gettata dal traliccio sotto cui è stata trovata ma per il momento si tratta, appunto, solo di un'ipotesi anche perché non è ancora accertato che il luogo del ritrovamento del cadavere sia lo stesso della morte. Non si escludono ancora, quindi, l'omicidio o l'incidente.

È stato l'avvocato Pietro Venuti, legale del marito della donna, il deejay Daniele Mondello, a dire, dopo avere ascoltato il consulente di prte che ha assistito all'esame autoptico, che "le ferite sono compatibili con una caduta dall'alto, ma serviranno altri esami per capire cosa sia successo". I consulenti della procura incaricati dell'esame hanno chiesto ulteriori 90 giorni per poter fare approfondimenti tossicologici, istologici e genetici. Fino a metà novembre 2020, quindi, potrebbe non esserci alcuna verità definitiva sul caso.

Intanto oggi, mercoledì 12, a Caronia, proseguono senza sosta, per il nono giorno consecutivo, le ricerche del piccolo Gioele. Circa 70 persone tra uomini dei vigili del fuoco, della protezione civile, della guardia di finanza, della polizia e dei carabinieri stano perlustrando l'area circostante l'autostrada Messina-Palermo e alcune zone a Sant'Agata di Militello, nei pressi dello svincolo dove Viviana Parisi si sarebbe fermata una ventina di minuti per poi rientrare in autostrada. Le ricerche proseguono anche con i cani molecolari e con i droni, ma fino ad ora non hanno dato esito positivo. Si cerca anche nei pozzi, nei casolari e sono stati decespugliati tratti del fitto bosco a sud-ovest della A20.

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