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Cronaca Chivasso

Omicidio di Chivasso: autopsia, Giusy Arena uccisa con colpi sparati da distanza ravvicinata

Tutto lascia pensare a un delitto premeditato e che la donna conoscesse il suo assassino. Anomala la ferocia in stile mafioso

Tre colpi di pistola sparati da distanza ravvicinata all'ora di pranzo di mercoledì 12 ottobre 2022 e che l'hanno colpita tra il collo e la testa: è morta così Giuseppina Arena, per tutti Giusy, la 52enne assassinata sotto un viadotto ferroviario a Pratoregio di Chivasso, tra l'altro il giorno del suo compleanno. La modalità del delitto, che emerge dall'autopsia eseguita oggi, venerdì 14, dal medico legale Roberto Testi su incarico del pm Alessandro Gallo della procura di Ivrea, che sta coordinando le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo di Torino e della compagnia di Chivasso, ricorda da vicino (e questa è un'anomalia, visto che difficilmente è così) gli omicidi di mafia per la ferocia usata. Tutto lascia pensare a un delitto premeditato e non d'impeto.

La donna è stata attirata in quel luogo, evidentemente da qualcuno che conosceva, ed era ferma: aveva appoggiato la bicicletta con cui era solita andare in giro tra Chivasso e Montanaro, dove abita il fratello e dove è seppellita la madre, che un paio di anni fa le aveva lasciato una cospicua eredità. Questa resta, al momento, la pista più credibile seguita per il movente, visto che, come hanno anche detto i suoi vicini di casa degli stablili pubblici di via Togliatti, non era una persona che aveva nemici e anzi aveva un carattere tutt'altro che spigoloso. L'autopsia non ha invece rilevato alcun segno di violenza precedente gli spari e, anzi, è verosimile che la donna sia stata colta di sorpresa appena arrivata in quel posto e fermatasi con la bicicletta.

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