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Cronaca Chivasso

Morta in Moldavia durante il prelievo per la fecondazione assistita: autopsia, aveva il covid. La famiglia si oppone

"Conclusioni distorte e aberranti"

Cristina Toncu, la 30enne cake-designer moldava residente a Chivasso morta lo scorso 26 agosto 2021 (in realtà il decesso avvenne formalmente la settimana successiva) a Chisinau, capitale della sua patria, nel corso di un prelievo per la fecondazione assistita, avrebbe perso la vita a causa del coronavirus. Lo sostiene il medico legale che ha eseguito l'autopsia sul corpo per conto della procura locale, che ha aperto un'inchiesta sull'accaduto. Il responso è stato consegnato ben 13 settimane dopo l'accaduto. A questa conclusione, però, si oppongono i familiari della donna, tramite l'avvocato Sorina Arnaut, che hanno immediatamente disposto una contro-perizia. "Le conclusioni di questo rapporto a nostro avviso sono distorte e aberranti - ha dichiarato il legale in una conferenza stampa tenuta in Moldavia -. Chiedo che i membri della commissione siano imparziali e professionali nel giudicare questo caso". Il 26 agosto Toncu era stata sottoposta a tampone, risultato negativo e per questo nessuno aveva mai avuto comunicazioni di restrizioni a causa del covid.

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