Tasse Università, possibili rincari da 100 a 300 euro per il prossimo anno

Non è stato ancora ufficialmente deciso, anche se gli studenti, sembrano sempre più convinti di quella che, dopo la chiusura di Palazzo Nuovo per amianto, è a tutti gli effetti una doccia fredda: le tasse universitarie potrebbero, infatti, aumentare tra i 100 e 300 euro rispetto alla tariffa vigente. Uno schiaffo, dicono all'organizzazione Studenti Indipendenti: "Tra tutte le iniziative inutili e dannose che il rettore Ajani poteva proporre in questo momento, l'aumento delle tasse studentesche era in cima alla classifica".

Per approvare un eventuale rincaro, tuttavia, servono due passaggi: il consenso del consiglio di amministrazione che si incontrerà il 30 giugno e l'accordo del Senato Accademico che si riunirà il 29. L'ipotesi di un possibile aumento di tasse sarebbe emersa in seguito al tavolo costituitosi a inizio settimana tra docenti e un rappresentante dell'osservatorio regionale sul diritto allo studio, incontro che peraltro si svolge ogni anno per approvare il piano tasse e contributi per il nuovo anno accademico.

Alla luce delle considerazioni emerse durante questo tavolo, spetterà poi al consiglio prendere le opportune decisioni. Sta di fatto che gli studenti, convinti che il cda approverà l'aumento delle tasse universitarie, si dicono pronti a sommosse e agitazioni. "Piuttosto che contenere le tasse per agevolare gli studenti in difficoltà - continuano da Studenti Indipendenti - Ajani e la prorettrice Barberis vanno nella direzione opposta: non solo auspicano un aumento di 'almeno' 100 euro a testa per tutti, ma dichiarano la volontà di tartassare ancor di più gli studenti fuoricorso per sbarazzarsene. Ancor più sconcertante, però, è che l'Ateneo non sia riuscito ad avanzare una sola buona ragione per giustificare l'aumento".

L'aumento delle tasse, infatti, potrebbe servire anche per far sì che Torino sia in grado di competere con gli altri atenei del Nord e soprattutto per poter riprendere ad assumere. I rincari, quindi, svolgerebbero una duplice funzione: da una parte le classifiche ministeriali, dall'altra lo sblocco del turnover.

Gli studenti, tuttavia, non ci stanno: da domani, infatti, partiranno le prime mobilitazioni.