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Cronaca Lingotto / Corso Traiano, 84

Atti vandalici contro gli Uffici Esecuzioni Penali di corso Traiano

Ignoti vandali hanno divelto il citofono degli uffici Uepe di corso Traiano. Un nuovo atto di teppismo, che si va a sommare agli altri già avvenuti, diretti contro lo sportello del Ministero

Non conoscono pace gli uffici Esecuzioni Penali Esterne di corso Traiano. Negli scorsi giorni, ignoti vandali ne hanno devastato i citofoni: un gesto che si va a sommare ai tanti già perpetrati ai danni dell’Uepe da quando, l’anno scorso, sono stati spostati in corso Traiano, ai civici 82-84-86, in un palazzo residenziale.

“Come era prevedibile si è verificato l’ulteriore atto vandalico presso gli uffici Uepe – commenta il capogruppo Pdl alla Circoscrizione Nove, Alessandro Lupi – Si segnala per l’ennesima volta l’assurdità di tenere aperto un ufficio così delicato in palazzi di civile abitazione”.

I residenti, infatti, non ne possono più: l’Uepe è il luogo dove le persone in semilibertà – circa un centinaio – vengono a firmare ogni giorno; la loro presenza costante nell’androne del condominio ha creato non poco sconcerto ai residenti; e a ciò si devono aggiungere gli atti di teppismo rivolti agli uffici. A giugno qualcuno, entrando nel palazzo, ha imbrattato la porta dello sportello del Ministero incitando alla “libertà e alla rivolta”. Adesso, si aggiunge la campanelliera divelta.

“I residenti sono al limite dell’esasperazione – prosegue Lupi – in poco più di un anno la loro vita è cambiata. La continua convivenza con tali uffici e con chi li frequenta non garantisce più la tranquillità ad essi dovuta, il valore delle case (già colpito dalla crisi immobiliare) è precipitato e gli standard di minima sicurezza non sono garantiti. Da parte del Ministero solo inutili promesse di reperire luoghi alternativi e di garantire più sicurezza (assurdo il fatto che non voglia impegnare le somme necessarie ad un sistema di videosorveglianza).

Gli stessi operatori tramite le loro organizzazioni sindacali giudicano assolutamente inidonei quei locali. È necessario risolvere il problema prima che si verifichino altri atti violenti, in considerazione che la tensione è al limite anche da parte dei residenti. Presenterò un’interpellanza per chiedere al Presidente della Circoscrizione quali esiti abbia avuto l’Ordine del Giorno (mio e del Consigliere Malu) votato all’unanimità dal Consiglio in cui si chiedeva al Ministero una rapida soluzione del problema individuando prima possibile siti alternativi mantenendo nel contempo elevate misure di sicurezza e controllo”.

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