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Cronaca

Ospedali di Torino esclusi dalle nuove assunzioni, Mazzù: "Strana coincidenza"

Mentre gli ospedali torinesi versano in condizioni drammatiche, la giunta regionale uscente, approva 25 assunzioni alle Asl di Biella e Novara. Mazzù: "Guarda caso i territori di loro riferimento"

Venticinque assunzioni, tra medici, infermieri, ostetriche e tecnici, tutte a tempo indeterminato. Questa l'autorizzazione emessa dalla giunta regionale nella seduta del 12 maggio e diretta all'Asl di Biella e Novara.

Un'autorizzazione che vede tagliata fuori la città di Torino e tutti i suoi ospedali, compresa la provincia che, come ben sappiamo, versano da anni in situazioni drammatiche: liste d'attesa interminabili ed una riduzione del personale quasi inversamente proporzionale alle continue richieste pervenute.

Per Marcello Mazù, candidato consigliere regionale nella lista Chiamparino, ciò che fa discutere è che le assunzioni avvengano, guarda caso, nei territori di riferimento del governatore uscente e del candidato alla presidenza della Regione di Forza Italia: "Una volta tornati a casa vorranno avere la sicurezza di un medico a tutte le ore? - si chiede Mazzù -. Una coincidenza davvero curiosa che a Biella e a Novara ci siano i soldi per rimpolpare il personale, mentre Torino e provincia vengano lasciati fuori, sebbene gli ospedali e le strutture versino in uno stato drammatico".

Una situazione drammatica evidenziata soprattutto in provincia di Torino: all'ospedale "Agnelli" di Pinerolo servono nove mesi d'attesa per una visita cardiologica, mentre i tempi salgono addirittura a 16 mesi all'Asl di Chieri per una semplice mammografia. Così come le strutture ospedaliere di Biella e Novara, anche quelle torinesi necessitano di un'occhio di riguardo in più.

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