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Cronaca

Parigi, Fassino in Sala Rossa: "Integrazione per combattere terrorismo"

"A Torino ci sono 150mila cittadini di origine straniera. A tutti abbiamo sempre riconosciuto uguali diritti e per questo chiediamo a tutti di rispettare uguali doveri"

"Dobbiamo continuare a far vivere percorsi di integrazione come condizione per superare ogni divisione. Dobbiamo far convivere le differenze, non farle entrare in conflitto". E' questo il messaggio con il quale il sindaco Piero Fassino ha aperto il Consiglio comunale di oggi, dopo la strage che ha coinvolto la città di Parigi.

Parole non solo per soliderietà nei confronti del popolo francese, ma anche soluzioni per cercare di sconfiggere, nella vita di tutti i giorni, quelle che sono le differenze. Un punto di partenza, più difficile a dirsi che a farsi, forse, soprattutto dopo queste stragi che ci coinvolgono da vicino. "La strategia dei terroristi - continua Fassino - è colpire chiunque e ovunque, per mostrare invincibilità e diffondere paura, terrore e angoscia nelle opinioni pubbliche, in modo da spingere i Governi a ridurre il contrasto al terrorismo. Noi però non accettiamo il ricatto del terrore e non ci rinchiuderemo nella paura". 

Fondamentale, inoltre, diminuire le capacità di reclutamento del terrorismo, in particolare nelle periferie delle grandi città, dove il disagio sociale è particolarmente acuto ed è facile che le persone in difficoltà possano affidarsi a "qualcuno" che promette vendetta e pace allo stesso tempo. "Tutto ciò richiede la mobilitazione delle coscienze democratiche delle Istituzioni e di ogni soggetto, anche della nostra comunità - conclude Fassino -. A Torino ci sono 150mila cittadini di origine straniera. A tutti abbiamo sempre riconosciuto uguali diritti e per questo chiediamo a tutti di rispettare uguali doveri".

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