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Cronaca

Ennesimo attacco a sede Pd, Gariglio: "Vorrei sentire Bono, dai 5 stelle solo silenzio"

Il senatore Pd Stefano Esposito chiede l'intervento di Alfano. Gariglio: "Siamo in presenza di una campagna di violenza e intimidazione condotta da alcuni gruppi contro il nostro partito con precise finalità politiche"

Non si placa l'onda dei bliz alle sedi Pd. Questa volta, nel mirino degli attivisti No Tav, la sede di via Mazzini 44, in pieno centro. Come da copione, i vandali hanno imbrattato il muro esterno, sul quale si legge la scritta: "No Tav tutti liberi".

Solo 24 ore separano questo attacco da quello avvenuto a Cuneo, dove la sede del partito democratico è stata presa di mira con picconate sulle facciate e vetri rotti. Qui la scritta è chiara: gli attivisti vogliono la liberazione di Marco Bolognino, l'anarchico di 46 anni arrestato nei giorni scorsi per aver aggredito, durante la manifestazione del Primo Maggio a Torino, un agente della Digos.

Una situazione che sta sfuggendo di mano e per la quale, il senatore Pd Stefano Esposito, attraverso un tweet, chiede l'intervento del ministro Alfano. A preoccuparsi di coinvolgere il ministro, il viceministro Enrico Costa, contattato direttamente dal segretario regionale Davide Gariglio: "Le aggressioni quotidiane contro il PD non sono una semplice questione di ordine pubblico, ma un problema politico - afferma Davide Gariglio - perché siamo in presenza di una campagna di violenza e intimidazione condotta da alcuni gruppi contro il nostro partito con precise finalità politiche".

Ad accompagnare le dichiarazioni di Gariglio, un chiaro riferimento alla mancata posizione del Movimento Cinque Stelle in ordine al problema che, nei confronti dei numerosi attacchi alle sedi pd avvenute in questi mesi, manifestano un "assoluto silenzio": Vorrei sentire da Bono, che si candida a presidente della nostra Regione, qualche parola di condanna di questi episodi di violenza - chiara Gariglio dal suo profilo Facebook -. Invece nulla: dai 5 Stelle giunge solo silenzio o, peggio ancora, frasi di giustificazione della violenza, come quelle ignobili pronunciate dell'on. Castelli". Quest'ultima, in occasione di un attacco verificatosi nel mese scorso, aveva giustificato gli atti vandalici sull'ipotesi dell'attività svolta dallo stesso Pd, probabilmente nel mirino degli attivisti a causa del loro operato.

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