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Cronaca

Assolto dall'accusa di abusi sulla figlia, ma non può rivedere i suoi bambini: "Turberebbe il loro equilibrio"

La vicenda di un poliziotto che ha dovuto essere sospeso dal servizio e trasferirsi, ma non si arrende

Assolto dall'accusa di abusi sessuali sulla figlia che all'epoca aveva cinque anni (e oggi ne ha 17) perché la testimonianza di quest'ultima è stata giudicata inattendibile, un poliziotto 46enne a lungo in servizio in questura a Torino si è visto negare il diritto a vedere gli altri suoi due figli, di dieci e nove anni, in quanto "turberebbe il loro nuovo equilibrio familiare", come hanno stabilito gli assistenti sociali dell'Asl.

L'uomo ora abita nel centro Italia dopo un calvario di cinque anni, quando la sua ex compagna, che aveva lasciato da due anni, lo ha accusato le procura di Ivrea lo ha indagato per violenza sessuale. A settembre 2021 il giudice Marianna Tiseo lo ha scagionato da ogni accusa: quello che la ragazzina aveva scritto su un foglio di carta non era vero. Assistito dall'avvocato Sara Rore Lazzaro che lo ha difeso nel corso del processo, il poliziotto ha chiesto la revoca della misura del tribunale dei minori che gli vieta, dal 2017, di vedere gli altri due bambini. Lui però non si arrende e annuncia che continuerà la propria battaglia. 

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