Fa un assegno circolare che gli viene clonato 17 volte: finisce pure tre volte a processo per truffa
Ma viene sempre assolto
Tre processi in due anni per truffa, tutti conclusisi con un'assoluzione "per non avere commesso il fatto".
È la vicenda di un piccolo artigiano edile italiano residente a Nichelino, titolare di un'impresa di impermeabilizzazioni, che è finito per l'ennesima volta in tribunale a Torino dopo avere subito un furto d'identità da un truffatore vero. In tutte e tre le occasioni le vittime erano certe: nonostante le generalità fossero le sue, il truffatore non era lui. Le persone che avevano messo a segno i colpi avevano sempre sembianze totalmente diverse dalle sue.
L'ultima assoluzione dell'uomo, sempre difeso dall'avvocato Vittorio Pesavento, risale a fine dicembre 2018. Gli episodi contestati risalgono invece alla primavera-estate 2014.
Tutto è da attribuirsi, secondo il legale, a un assegno circolare emesso dall'uomo nel febbraio 2014 tramite un'agenzia torinese della Cariparma. Il falsario, anziché incassarlo, lo ha clonato riutilizzandolo 17 volte con magazzini e grossisti di città e provincia per pagare forniture di materiali, che venivano fatti ritirare da un complice.