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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Vanchiglia / Corso Regina Margherita, 8

In tre assaltano l'ambulanza nel pronto soccorso dell'ospedale Gradenigo di Torino: equipaggio costretto a fuggire

I due componenti dell'equipaggio restano contusi e il mezzo resta fermo per quattro ore. "La priorità era garantire l'incolumità della paziente". Ignoto il destino dei tre protagonisti

L'equipaggio di un'ambulanza della Croce Verde di Villastellone, che stava effettuando servizio per conto del 118, è stato costretto ad allontanarsi dal pronto soccorso dell'ospedale Gradenigo, in corso Regina Margherita a Torino, dopo un tentativo di aggressione da parte di tre giovani magrebini, in stato di alterazione per assunzione di alcol e droghe, che stazionavano nel presidio sanitario. L'episodio è avvenuto nella tarda notte di domenica 5 giugno 2022 e si è concluso con qualche contusione per l'autista e per il barelliere e col blocco del mezzo per circa quattro ore. Vista l'applicazione delle norme del decreto Cartabia da parte della procura di Torino e delle forze dell'ordine non è dato sapere quale sia stato il destino dei tre autori del fatto.

L'ambulanza stava trasportando in ospedale una donna di 86 anni caduta in casa e rimasta ferita a un polso. Appena si è fermata nel pronto soccorso è scoppiato il parapiglia. "Il mio collega - racconta l'autista a TorinoToday - ha aperto la porta e subito uno dei tre ha cercato di salire sull'ambulanza, non so per fare che cosa. A quel punto mentre il collega faceva da scudo col suo corpo per impedire al ragazzo di salire sul mezzo, prendendo diversi calci e pugni, io sono sceso e l'ho staccato dal portellone. Allora il mio collega ha chiuso, per garantire l'incolumità della paziente, e io sono tornato al volante. D'accordo con la centrale operativa del 118, siamo ripartiti mentre sentivamo battere da fuori sui vetri".

Uno dei tre, però, si è aggrappato all'ambulanza e così il mezzo ha dovuto procedere con estrema cautela per evitare di fargli del male. "Arrivato in corso Tortona - conclude l'autista -, ho visto che stava arrivando una pattuglia della polizia e ho dato una sterzata un po' più brusca in modo che il ragazzo cadesse senza troppi danni, dopodiché siamo tornati al Gradenigo. La priorità in quel momento era tenere noi e la signora in sicurezza: venire alle mani non sarebbe stata la soluzione, così abbiamo incassato senza rispondere ai colpi. Purtroppo in ospedale ci hanno dato un paio di giorni di prognosi a testa e così abbiamo dovuto attendere il cambio".

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