"Topi d'auto" ancora in azione. Questa volta a Settimo, lungo via Vercelli, la scorsa settimana.

Ma, a differenza dei precedenti, i ladri sono fuggiti: tre hanno fatto perdere le loro tracce, uno invece è stato arrestato. E se i carabinieri della tenenza di Settimo sono riusciti a mettere le manette ai polsi di un uomo, nomade, e a capire chi fosse il secondo componente della banda, gran parte del merito lo si deve ad un residente che, sentiti dei rumori, si è affacciato al balcone e ha visto, in presa diretta, cosa stessero facendo a poche decine di metri dalla sua abitazione. Decidendo di chiamare i carabinieri e poi iniziando ad urlare, facendolo scappare.

I quattro malviventi, probabilmente dopo un pedinamento, avevano deciso di aprire e derubare un furgone, colmo di bibite e prodotti alimentari per distributori.

Le urla dell'uomo, però, portano i ladri a scappare a bordo di un'auto risultata poi sotto sequestro. Ne nasce un inseguimento, concluso qualche chilometro dopo, alla periferia di Settimo, quando la banda finisce in una strada chiusa.

Nell'auto, i carabinieri trovano un cellulare che, dopo le verifiche del caso, risulta appartenere ad un altro nomade, già conosciuto alle forze dell'ordine e che ha le ore contate. 

A bordo della loro auto sono stati trovati i catalizzatori sottratti alle marmitte di varie auto, sempre in zona Villaggio Fiat.

"La collaborazione fra polizia municipale e carabinieri sta portando buoni risultati, in meno di un mese sono stati sventati almeno due furti e portati a termine vari arresti in flagranza, anche grazie all'aiuto dei cittadini", sottolinea il vicesindaco di Settimo, Giancarlo Brino.