Picchiata dal marito, fugge in strada e chiede aiuto alla polizia: la donna era maltrattata da anni
Le vessazioni e gli insulti avvenivano davanti ai bambini piccoli
Quando sono arrivati nei pressi dell’appartamento da cui era giunta la segnalazione al 112, nel quartiere Borgo Vittoria, i poliziotti della squadra volante si sono trovati davanti una donna visibilmente scossa, in lacrime e con delle escoriazioni al volto. La trentenne, di origini straniere, era scesa sotto casa addirittura in pigiama e con le pantofole pur di sottrarsi all’ira del marito.
Con l’aiuto di una vicina che le ha fatto da interprete ha spiegato quanto era successo pochi minuti prima: il marito, suo connazionale, in stato di ubriachezza, l'aveva malmenata dopo un litigio per futili motivi, in presenza dei due figli piccoli. La donna era stata afferrata per la nuca e spinta contro il muro, prima, e contro il pavimento dopo, riportando così una ferita al volto. Gli accertamenti svolti dai poliziotti intervenuti hanno fatto emergere come le vessazioni, aggressioni e umiliazioni psicologiche nei suoi confronti andassero avanti ormai da anni. L’uomo si era fatto raggiungere da lei dal paese natio nel 2015 e da allora l'aveva completamente isolata, tanto che la donna, privata di qualsiasi contatto sociale, non è nemmeno in grado di parlare agevolmente nella nostra lingua.
Ogni pretesto per lui è stato utile a giustificare offese, insulti, per arrivare ad aggressioni fisiche vere e proprie e minacciandola, in caso lei lo avesse denunciato, di portarle via i bambini. Fortunatamente non sarà così. Per il marito violento, grazie alla denuncia, sono invece scattate le manette per maltrattamenti in famiglia e la denuncia per lesioni.