In carcere per omicidio, ma il boss torinese guidava da lì il traffico internazionale di droga
Nove arrestati
Operazione contro il traffico internazionale di droga nella mattinata di oggi, martedì 27 aprile 2021. I carabinieri del reparto operativo speciale (Ros) di Torino, in collaborazione con i colleghi dei comandi provinciali di Torino, Ancona, Cagliari, Nuoro, Savona e Ragusa stanno eseguendo nove ordini di custodia cautelare in carcere richiesti dalla direzione distrettuale antimafia del capoluogo piemontese.
Protagonista della vicenda è Junior Giuseppe Nerbo, 34enne torinese detenuto nel carcere di Aosta dall'estate 2017, quando fu arrestato a Barcellona con l'accusa di avere partecipato all'omicidio dell'orafo Patrizio Piatti, ucciso nella sua casa di Monteu Roero nell'estate 2015. Già al tempo dell'arresto era emerso, nel corso delle indagini, un fiorente traffico di cocaina tra Spagna e Italia (e, in particolare, con Torino).
Secondo quanto emerso, Nerbo avrebbe continuato a guidare il gruppo anche dal carcere di Aosta, con l'aiuto della sorella e della compagna (tra gli arrestati di oggi), grazie ai colloqui in carcere, pizzini, e a telefonini che era riuscito ad avere pur trovandosi dietro le sbarre. Per quest'ultimo aspetto, al momento non ci sono indagati agenti di polizia penitenziaria anche se, dopo l'operazione odierna, Nerbo è stato trasferito nel penitenziario di Biella.
Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati 170 chili di droga tra cocaina, hashish ed anfetamine e di individuare diramazioni dell’organizzazione in Spagna, Piemonte, Sardegna e Sicilia. Contestualmente, a carico degli arresti, è stato eseguito un sequestro preventivo per equivalente di 700mila euro.