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Cronaca

Corruzione sul bollo auto, arrestati funzionari e dirigenti

Alcune società ottenevano l'appalto per la riscossione delle tasse senza una regolare gara, grazie a funzionari compiacenti

Quindici persone, tra cui alcuni funzionari pubblici e dirigenti di società private che si occupano della riscossione del bollo auto, sono state arrestate. I Carabinieri hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare per i reati contestati di associazione a delinquere, corruzione, concussione e turbativa d'asta.

Le società finite nei guai ottenevano l'appalto per la riscossione della tassa regionale senza una regolare gara d'appalto ad evidenza pubblica, così come invece dispone la legge. Il tutto era reso possibile grazie a funzionari regionali compiacenti.

Era un "sistema Piemonte esportato anche in altre Regioni" quello scoperto dai carabinieri a Torino nell'inchiesta sull'affidamento alla società Gec del servizio di riscossione delle tasse automobilistiche che ha portato a 15 arresti: lo ha detto oggi il capitano Pierluigi Bogliacino, che ha condotto le indagini, nel corso di una conferenza stampa cui ha partecipato al fianco del colonnello Nicola Fozzi. Due sono in particolare le Regioni che, insieme al Piemonte, sono toccate dagli accertamenti: Veneto e Campania. Si stanno anche vagliando episodi che riguardano la Regione Molise.

E' stata commissariata la Gec, la società privata alla quale la Regione Piemonte ha affidato la riscossione delle tasse automobilistiche e che è al centro dell'inchiesta dei carabinieri di Torino che oggi ha portato a 15 ordini di custodia cautelare. Il commissario giudiziale è Claudio Giordana. Gec collabora con la Regione sin dal 2002 ma secondo gli inquirenti ha beneficiato, in questo rapporto, di forzature irregolari della normativa. Il procuratore Andrea Beconi, nel corso di una conferenza stampa, ha quantificato il danno per la Regione in circa 20 milioni.

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