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Cronaca

Askatasuna e No Tav, quattro arresti nel pomeriggio: torna in carcere lo storico leader Giorgio Rossetto

Alla notifica delle misure cautelari (ci sono anche tre divieti di dimora) scoppia la protesta ma nessun incidente

Sette misure cautelari, tra cui l'arresto in carcere di Giorgio Rossetto, storico leader del centro sociale Askatasuna e del movimento No Tav, e quelli ai domiciliari di Andrea Bonadonna, Umberto Raviola e Alice Scavone, anch'essi figure di riferimento dello stesso storico spazio di corso Regina Margherita, sono state eseguite dagli agenti della Digos di Torino nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì 16 dicembre 2022, in conseguenza di una sentenza della Corte di Cassazione collegate a un'inchiesta giudiziaria relativa a episodi di violenza avvenuti contro i cantieri per l'alta velocità ferroviaria in valle di Susa. Le altre tre misure sono divieti di dimora nei comuni interessati da quei fatti.

I provvedimenti riguardano singoli reati e non quello di associazione a delinquere, per cui tutti sono già a processo insieme ad altri 21 imputati (dei complessivi 28 quell'accusa ne riguarda però solo 16). La stessa corte ha infatti annullato con rinvio al tribunale del riesame di Torino la decisione su quest'ultimo capo: nel caso decidesse di procedere, potranno essere esguiti altri arresti. Contestualmente alle notifiche eseguite dai poliziotti agli ordini del dirigente Carlo Ambra, al centro sociale Spazio Popolare Neruda di corso Ciriè è scoppiata la protesta, che fortunatamente non è sfociata in ulteriori incidenti. "La situazione si è ridimensionata - ha detto Dana Lauriola, imputata anche lei nel processo -. Ora vedremo se la procura avrà l'onestà intellettuale o se deciderà comunque di riportare le persone ai domiciliari per poi rivedersele liberare nei giorni successivi". "L'associazione a delinquere è fatta da personaggi che sono in altri palazzi. La procura è forte con i deboli", chiosa Alberto Perino, leader dei No Tav.

Intanto multe per circa 200mila euro sono state notificate nei giorni scorsi dalla Digos sempre al centro sociale Askatasuna. In particolare queste riguardano il concerto che si è tenuto sulla strada lo scorso ottobre, all'altezza dell'edificio occupato illegalmente da un paio di decenni. Gli antagonisti avevano chiuso il controviale del corso nonostante il divieto del questore Vincenzo Ciarambino, con l'allestimento di banchetti per la vendita di materiale e di bar, senza alcuna autorizzazione. Le sanzioni riguardano anche altre iniziative nate dopo l'apertura dell'inchiesta per associazione a delinquere e altri reati di cui sono accusati i militanti di Askatasuna.

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