rotate-mobile
Cronaca

Rapina banche spostandosi in taxi, in manette dopo otto colpi messi a segno

Otto rapine in banca in pochi giorni. E sempre con la stessa tecnica, che contemplava l'utilizzo del taxi per arrivare e per andarsene. Non senza aver lasciato all'ignaro tassista una mancia extra di 50 euro

TORINO - Dopo otto colpi messi a segno è finito in manette un rapinatore seriale di banche. Agiva nel capoluogo piemontese e sempre con lo stesso modus operandi: si faceva accompagnare davanti alla banca da un taxi, chiedeva di essere aspettato, rapinava l'istituto di turno e usciva tranquillamente risalendo sull'auto che lo aspettava all'esterno.

Gli inquirenti hanno accertato che i tassisti sono estranei ai fatti. A loro il rapinatore diceva di dover fare una veloce commissione e, una volta che questi lo riaccompagnavano, lui gli lasciava 50 euro di mancia.

In realtà quello che l'uomo faceva all'interno degli istituti di credito era ben diverso da una veloce commissione. Puntava sempre un taglierino alla gola o di un cliente o di un impiegato obbligando i dipendenti a consegnargli i contanti. Oltre agli otto colpi accertati, al vaglio dei Carabinieri ci sono anche altre rapine che potrebbe aver compiuto sempre lui.

"Non ho una fissa dimora e in questo periodo ho fatto una vita da sbandato", ha detto il trentaseienne al momento dell'arresto. Ai Carabinieri ha confessato le otto rapine, aggiungendo di non aver sempre utilizzato un taxi dopo i colpi, ma di aver anche preso il treno per rincasare.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rapina banche spostandosi in taxi, in manette dopo otto colpi messi a segno

TorinoToday è in caricamento