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Cronaca

Fermato per omicidio, si impicca in carcere ma viene salvato. Il giorno dopo arriva la revoca dell'arresto

Quasi incredibile vicenda giudiziaria

Un caso giudiziario che ha quasi dell'incredibile ha per protagonista un 36enne albanese residente a Torino, anche se di fatto abita a Rimini da qualche tempo. L'uomo è stato arrestato sabato 16 ottobre 2021 dagli agenti della squadra mobile del capoluogo di provincia romagnolo in quanto su di lui pendeva un mandato d'arresto internazionale, con una condanna definitiva all'ergastolo, per un omicidio commesso in Grecia nel 2014.

Una volta portato nel carcere di Rimini, nella mattinata di lunedì 18 ottobre ha tentato di suicidarsi impiccandosi nella cella dove era detenuto in attesa di comparire davanti alla Corte d'appello di Bologna per la convalida del fermo e l'avvio delle pratiche di estradizione. Salvato dagli agenti di polizia penitenziaria, è ricoverato all'ospedale Bufalini di Cesena in condizioni gravi, ma ormai è fuori pericolo. Nella giornata di ieri, martedì 19, la svolta clamorosa: al suo avvocato Giuliano Renzi è stata notificata la revoca del mandato di cattura internazionale. Quando uscirà dall'ospedale sarà quindi un uomo libero.

Dove e come chiedere aiuto

Parlare di suicidio non è semplice. Se stai vivendo una situazione di emergenza puoi chiamare il 112. Se sei in pericolo o conosci qualcuno che lo sia puoi chiamare il Telefono Amico al numero 02 2327 2327 (servizio attivo tutti i giorni dalle 10 alle 24) oppure puoi metterti in contatto con loro attraverso la chat di Whatsapp al numero 345 036 1628 (servizio attivo tutti i giorni dalle 18 alle 21). Altrimenti puoi rivolgerti a Samaritans Onlus al numero 06 77208977 (costi da piani tariffari del tuo operatore), un servizio attivo tutti i giorni dalle 13 alle 22.

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