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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Latitante arrestato all'aeroporto di Barcellona, pronto a partire per il Perù

L'uomo è stato arrestato per aver tentato di uccidere un suo connazionale la notte dello scorso febbraio. La rissa era avvenuta in via Stradella

E' stato arrestato all'aeroporto di Barcellona El Prat il latitante Tafur Marinos Giancarlo Alvaro, peruviano di 28 anni, responsabile di aver tentato di uccidere un suo connazionale nella notte tra il 7 e l'8 febbraio scorso.

Alla cattura si è arrivati a seguito di una scrupolosa indagine avviata dal Commissariato di P.S. “Barriera Milano” e che ha richiesto l’ausilio del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) della Direzione Centrale della Polizia Criminale, poiché il reo era intenzionato ad abbandonare l’Europa per far rientro in patria, verosimilmente il prossimo 4 aprile.
Lo SCIP e l’Ufficiale di Collegamento a Madrid, con la collaborazione delle autorità locali, sono riusciti a localizzare l’uomo presso l’aeroporto catalano dove era in attesa della madre, proveniente dall’Italia, e a dare seguito al Mandato di Cattura Internazionale. Al momento sono già state avviate, di concerto con le Autorità spagnole, le pratiche per l’estradizione del peruviano.

In particolare, la vicenda aveva avuto origine lo scorso 8 febbraio, durante una rissa in via Stradella. Quando gli agenti di Polizia erano giunti sul posto avevano trovato un cittadino peruviano insanguinato e ferito alla testa, colpito probabilmente da una bottiglia. L'uomo, in evidente stato di ebrezza, non aveva saputo dare spiegazioni circa il suo aggressore. Nei pressi della scena era poi stata rinvenuta l'arma da taglio. Contemporaneamente, presso il pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Bosco, era stato ricoverato un altro cittadino peruviano, ferito gravemente al fianco da una coltellata.

Quest’ultimo, insieme con le persone in sua compagnia, dopo una discussione avvenuta all’interno della discoteca “Sabor Latino” con un gruppo di altri cittadini peruviani, era stato raggiunto da alcune pietre, lanciate dal gruppo di sudamericani. Poco dopo, uno di questi uomini, si era avvicinato e lo aveva colpito con una coltellata alla schiena. I successivi accertamenti avevano permesso di identificare l’aggressore nel Tafur. Le ricerche del soggetto, però, non avevano dato esito positivo essendosi l’autore del gesto dato alla fuga per evitare l’arresto.

La successiva attività’ di indagine ha permesso di accertare che l’uomo si era rifugiato in Spagna per sottrarsi alla cattura, con l’intenzione di fuggire in Perù. Per questo motivo l’A.G. ha emesso ordinanza di misura cautelare estesa in ambito Europeo.

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