Fregato dal suo stesso raggiro, arrestato ladro di Rolex ventenne
L'ingordigia lo ha riportato di fronte a una delle sue vittime che, nel frattempo, si era messa in contatto con il Commissariato Barriera di Milano con cui aveva concordato l'azione. Così sono scattate le manette per un ventenne di Leinì
Vent’anni e già in manette. Un ragazzino classe 1995, residente a Leinì, è stato arrestato dal Commissariato Barriera di Milano per furto aggravato e truffa al termine di un’indagine iniziata con la denuncia di una donna livornese derubata di un orologio Rolex che la stessa aveva messo in vendita su internet. Una compravendita da 2.500 euro, favorevole sia a venditore che ad acquirente, che in realtà si è rivelata essere solo un escamotage per poter avere l’oggetto fisicamente in mano e fuggire letteralmente.
Ma partiamo con ordine. Dopo aver messo in vendita il prezioso orologio, la donna è contattata da un ragazzo torinese. Da quanto ha raccontato alla Polizia, il giovane sembrava davvero essere interessato all’acquisto, tanto da scambiarsi i numeri di telefono e raggiungere in breve tempo un prezzo per il passaggio di proprietà. La consegna sarebbe dovuta però avvenire a mano: il luogo scelto è Torino, in corso Giulio Cesare di fronte al McDonald’s. Un posto non a caso, visto che appena incontrati il ventenne - che aveva detto di chiamarsi Fausto, nome inventato - chiede di spostarsi in un luogo più appartato per non essere visto dalla moglie che, aveva asserito, lavorava all’interno del fast food. Il regalo, a suo dire, era proprio per la consorte. Appena il giovane ha in mano il Rolex però scappa e, salendo a bordo di un’autovettura, sparisce dalla vista della donna. Tutto questo succedeva il 13 marzo.
Immediata la denuncia della vittima del raggiro. Iniziano così le indagini da parte degli uomini del vice Questore Capobianco e del suo vice Commissario Silvestri che consigliano alla donna di contattare nuovamente il truffatore per riavere indietro l’orologio, aggiungendo di essere anche disposta a pagarlo. La ghiotta occasione convince il ventenne a rispondere e scusarsi per la fuga, dettata dal fatto che credeva di essere raggirato. Negli sms la donna parla di un secondo Rolex che potrebbe vendergli se interessato e lui, sperando di mettere a segno un doppio colpo, accetta, pattuendo una somma di 6mila euro per entrambi i preziosi oggetti.
Si fissa il secondo appuntamento. Questa volta, coordinandosi con il Commissariato Barriera di Milano, la venditrice chiede di vedersi in via Vandalino. All’incontro il ragazzo arriva accompagnato da un’auto con due persone a bordo che lo lasciano e vanno via. La donna invece è seguita a vista dagli agenti di Polizia che, nel primo momento utile, intervengono per arrestare il truffatore. Quest’ultimo era in possesso di una busta con all’interno seimila euro di soldi falsi in taglie da 50 e 200 euro.
Le indagini delle forze dell’ordine non sono terminate con l’arresto. Il giovane, da quanto è emerso, aveva già raggirato un uomo, un torinese, sempre nello stesso modo e sempre con oggetto un orologio costoso. Oltre a questo gli agenti hanno bloccato altre trattative in corso, tra cui una molto vicina all’essere conclusa per un altro Rolex messo in vendita a Verona. Chi riconosce il ragazzo in foto e ha fatto trattative con lui (sia terminate che in corso) si può mettere in contatto con gli agenti di Barriera di Milano. Infine, il Commissariato sta verificando la presenza di eventuali altri complici.