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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Colpita l'ndrangheta: 21 arresti per traffico di droga

I trafficanti facevano arrivare la droga dalla Spagna. Ventuno le persone arrestate, ma trenta sono ancora a piede libero. L'operazione è stata denominata 'Esilio'

La droga partiva dalla Spagna volta dell’Italia. I carabinieri del comando provinciale di Torino hanno sgominato una locale cellula della 'ndrangheta nell’ambito dell’operazione denominata “Esilio”: 21 gli arresti, eseguiti dai militari dell'Arma, che hanno anche sequestrato beni immobili per un valore di 1 milione e mezzo di euro, un’attività commerciale e 500 chili di hashish. Due di queste persone sono state fermate in flagranza di reato durante le perquisizioni in corso in tutta Italia, ma una trentina sono ancora le persone a piede libero e indagate. È anche possibile che una cellula sia attiva in zona di Giaveno: è quanto ipotizzano gli investigatori.

L'operazione Esilio era partita dalle dichiarazioni di un nuovo collaboratore di giustizia, Christian Talluto, presunto affiliato della 'locale' composta da una decina di persone che, secondo quanto accertato, sarebbe anomala nel panorama torinese. Probabilmente un catanese, Giuseppe Mirabella detto Pippo, sarebbe stato a capo dell’organizzazione: 71 anni, era noto come “Il Nonno”, e secondo l’accusa manteneva i contatti con le 'ndrine Bellocco-Pisano di Rosarno (Reggio Calabria).

Tra gli arrestati però vi sono piemontesi, sardi e siciliani, mentre uno solo è calabrese. Siciliani sono i cinque fratelli Magnis di Settimo Torinese, già arrestati e a processo per altri fatti criminosi. Gli arresti, oltre che in Piemonte, sono avvenuti in provincia di Sassari e altri in Spagna. Nessuno dei componenti però risiedeva nella sua zona di competenza, la val Sangone: tutti operavano appropriandosi di un’area sprovvista di una “locale” autonoma, in una specie di trasferta.

Secondo l'inchiesta, le attività principali del sodalizio, attivo almeno dal 2007, erano estorsioni e traffico di armi e di droga. Immobili nelle disponibilità degli affiliati sono stati sequestrati a Rosarno (Reggio Calabria) e Sommariva del Bosco (Cuneo).

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