“Facciamo vuvuzela” e la droga arrivava a casa, in manette 4 pusher

Smerciavano centinaia di grammi a settimana di cocaina e hashish a una sessantina di clienti residenti a San Mauro Torinese, alle porte del capoluogo piemontese. Quattro ragazzi, di età compresa tra i 28 e i 32 anni, sono finiti così in manette dopo un’indagine da parte dei carabinieri del Nucleo Investigativo, i cui accertamenti sono stati avvalorati dai clienti stessi che hanno ammesso le proprie responsabilità. 

Le ordinazioni avvenivano solamente per telefono tramite sms o whatsapp. Questo consentiva ai pusher di essere più rapidi nelle consegne e al contempo, credevano loro, di sfuggire ai controlli dei carabinieri. Grazie alla velocità e alla puntualità, la banda da qualche tempo era diventata il punto di riferimento per l’acquisto di cocaina e hashish per tutta la zona di San Mauro, tanto che tutti conoscevano il gergo da utilizzare per chiedere la sostanza stupefacente. “Facciamo vuvuzela” scrivevano i clienti agli spacciatori e in pochi minuti avevano direttamente a casa, per i clienti più generosi o di vecchia data, o in posti decisi dal gruppo perché ritenuti più sicuri, la droga.

I quattro pusher sono Mauro C., 28 anni, residente a San Mauro, Antonio D.M., 29 anni, residente anch’egli a San Mauro, Martin G., 31 anni, albanese residente a Torino e Antonio T., 32 anni, domiciliato a Volpiano.

Le indagini dei carabinieri hanno permesso di scoprire che Mauro C. e Antonio D.M. portavano avanti l’attività di spaccio al dettaglio di cocaina e hashish particolarmente fiorente, per mantenere la quale si approvvigionavano dello stupefacente necessario essenzialmente tramite due canali, rappresentati dalle figure di Martin G. e Antonio T., anch’essi comunque con una propria e indipendente attività di smercio al dettaglio.