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Cronaca Lingotto / Via Pietro Francesco Guala, 99

Restyling per l'area Guala, in arrivo palazzi alti 60 metri

La variante 227: per il pratone di corso Traiano il futuro potrebbe essere la costruzione di nuove torri da 60 metri. Il Pdl: "Siamo assolutamente contrari al progetto"

Palazzi alti fino a 60 metri: per l’area Guala si prospetta un cambiamento drastico. Recentemente, in seconda commissione comunale, si è discussa la variante 227, che prevede il riordino dell’area degli ex mercati generali. Ora, per il pratone tra le vie Monte Pasubio, Guala, Casana e corso Traiano il progetto è l’edificazione di nove grandi palazzoni.

Un’area rimasta ancora vergine, perché impiegata, negli anni passati, per il montaggio dei tendoni dei giostrai. 47mila metri quadrati, di cui 17mila dovrebbero essere edificati, con prevalente destinazione residenziale. I tecnici del Comune stanno valutando se, pur mantenendo fissa la cubatura complessiva, creare sul territorio delle torri di 60 metri e altri caseggiati più bassi, alti solo 20 metri.

Area Guala

I lavori di carotaggio, iniziati qualche settimana fa, sono già terminati. “È comprensibile l’allarme che si è diffuso in questi giorni tra i residenti – commenta Massimiliano Miano, coordinatore all’urbanistica della Circoscrizione Nove – che temono che i lavori per la costruzione dei palazzi siano già iniziati. In realtà, i lavori potrebbero iniziare verso il 2014. Inizialmente si prevedeva di trasferire in questa zona parte del mercato di piazza Guala, ma poi l’area è stata completamente ceduta. Noi, come Circoscrizione, siamo favorevoli al Pec, a patto che parte degli oneri a scomputo venga investita sul territorio. Dobbiamo assolutamente mettere a posto il mercato di piazza Guala, che è ancora provvisiorio: con gli oneri potremmo risolvere questo problema una volta per tutte”.

Scettico il Pdl: “Siamo assolutamente contrari al progetto – spiega il capogruppo in Circoscrizione, Alessandro Lupi – Non si capisce nemmeno che necessità ci sia di questi nove palazzi, e non c’è una contropartita adeguata. Abbiamo chiesto più volte che in zona ci fosse un bocciodromo coperto, ma indipendentemente da questa richiesta il progetto è fuori dai tempi, non credo ci sia nemmeno la necessità di nuovi palazzi”.  E, dal Comune, Andrea Tronzano afferma: “Voglio sapere che cosa succederà ai cittadini che già abitano in quella zona, come cambieranno i coni d'ombra; voglio sapere che cosa vorrà dire per coloro che andranno ad abitare qui, e quindi compreranno. Per questo ho chiesto una audizione del progettista e un rendering con tutte le variazioni di luce e visuale che si verificheranno”.

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